Elezioni Usa 2024, Trump stravince nei sondaggi repubblicani con il 57%, DeSantis al secondo posto fermo al 17%

Un sondaggio del New York Times elaborato in preparazione alle elezioni Usa del 2024 mostra una tendenza ben definita in seno al partito repubblicano: Trump sarebbe destinato a stravincerne le primarie

L’ex presidente americano Donald J. Trump sta dominando i propri rivali candidati alle primarie del partito repubblicano, distaccando il secondo contendente, il governatore della Florida Ron DeSantis di almeno 37 punti percentuali, secondo l’ultimo sondaggio pubblicato negli states dal New York Times ed elaborato in collaborazione con il Siena College Poll.

Sondaggi sulle primarie repubblicane Usa: Trump a valanga travolge De Santis 54 a 17

Stando all’analisi della testata d’oltreoceano, certamente non sbilanciata a favore del Tycoon, Trump conduce la corsa alla guida del Great Old Party praticamente in ogni gruppo demografico considerato e a qualsiasi latitudine: tanto tra i bianchi quanto tra i neri, gli ispanici, gli asiatici, uomini, donne, giovani, maturi, degli stati centrali o di quelli affacciati sui due oceani che abbracciano la federazione.

Secondo diversi osservatori, i temi sui quali la campagna di De Santis, fino ad alcune settimane fa considerato un serio ostacolo per la rielezione dell’ex presidente, batte, non stanno riuscendo a fare breccia nell’elettorato conservatore, che continua a vedere in Trump l’alfiere più affidabile di molte delle battaglie intestatesi dal governatore, a partire dalla lotta senza quartiere ideologia radicale “woke”, diventata ormai uno dei principali campi di scontro della politica, e della società, americana.

In effetti, i numeri del sondaggio parlano chiaro: Trump al 54%, DeSantis al 17% e tutti gli altri numerosi candidati (compreso il filo trumpiano Ramaswamy che al momento dell’annuncio della sua candidatura sembrava quasi riuscire ad insidiare il secondo posto del governatore) sotto al 3%.

Il maggior problema di De Santis apparirebbe essere l’incapacità di conquistare la fiducia proprio tra quei gruppi che rappresentano la base dell’elettorato del GOP, in particolare tra gli over 65, tra quanti non sono laureati e tra coloro che si considerano “molto conservatori”. In quest’ultima categoria di votanti, il distacco tra i primi due del partito dell’elefante raggiunge addirittura il 50%, con le preferenze per il Tycoon attorno al 65% e quelle per il contendente impantanate al 15%.