Europee 2024, Carola Rackete candidata con Die Linke, partito di sinistra radicale tedesco da 4%
Carola Rackete, l'ex comandante della Sea Watch 3 famosa per aver speronato una motovedetta della Guardia di Finanza nel 2019, sarà candidata alle europee del 2024 con Die Linke
Carola Rackete si candiderà alle elezioni europee del 2024 con il partito di sinistra radicale tedesco Die Linke (La Sinistra). Secondo molti osservatori della politica tedesca, questo sarebbe solo l’ultimo tentativo del partito estremista per salvarsi dal drastico calo di consensi nel quale, da alcuni mesi, starebbe annaspando. Secondo gli ultimi sondaggi, infatti, Die Linke viaggerebbe ormai attorno al 4-5% dei consensi, pericolosamente vicino alla soglia di sbarramento del 2% (il Bundestag starebbe tra l’altro valutando di alzarla al 4%).
Carola Rackete candidata alle europee 2024, la sinistra radicale di Die Linke alla disperata ricerca di un volto nuovo per non essere dimenticata
A pesare sul, comunque mai a due cifre, consenso del partito, una frattura particolarmente violenta accorsa nelle ultime settimane, che è sfociata nell’abbandono di Die Linke da parte di una degli esponenti di primo piano della forza politica, Sahra Wagenknecht, incline ad un approccio più restrittivo nei confronti del fenomeno migratorio e, apparentemente, non da sola in questa idea.
La leadership del partito, tendenzialmente favorevole alla politica sempre più impopolare di totale apertura alle tratte migratorie, avrebbe quindi deciso di puntare su una figura che dal 2019, da quando cioè ha speronato una motovedetta della Guardia di Finanza forzando un blocco navale e mettendo in pericolo la vita di diversi militari italiani, è ormai un simbolo noto in tutto il continente dell’idea di totale deregolarizzazione delle migrazioni.
Investitura, dunque, per la 35enne ex comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete, che è già calata nel clima da campagna elettorale, rivolgendosi ad una miriade di movimenti e associazioni attive nei più svariati temi, da quello ambientale “alla Greta Thunberg” a quello, ovviamente migratorio. Già ertasi a paladina di un Die Linke da rilanciare nel dibattito pubblico tedesco, ha affermato: “Andrò al Parlamento Europeo per essere una sorta di cane da guardia a Bruxelles. Si tratta di comunicare i contenuti dei movimenti e di far conoscere ai movimenti stessi ciò che viene deciso a Bruxelles”.