Addio a Olivier Soulier, medico e testimone della verità morto in un'epoca di idiozie alla Filippo Facci

La Verità contrapposta alla mistificazione

SCRITTI BELLICI

Una chiesa moderna, spoglia. Now we are free, la colonna sonora del film Il Gladiatore, come sottofondo. I suoi cari in silenzio, composti. Così se n’è andato Olivier Soulier, il medico omeopata della Commissione Medico Scientifica Indipendente francese. Un uomo per bene, che aveva compreso la mostruosità di quanto ci sta accadendo – ormai da tre anni e mezzo – e aveva contribuito a diffondere la consapevolezza che la SARS-Cov 2 è un’arma brandita dai malthusiani contro di noi, umanità indifesa, inutile come ci ha definiti Yuval Noah Harari. I cattivi giornalisti chiamano eroi tutti coloro che fanno il loro dovere. L’iperbole, l’esagerazione, è la loro cifra stilistica.

Olivier Soulier, Luc Montagnier, Giuseppe De Donno e molti altri, primi fra tutti i medici sospesi per avere rispettato il giuramento di Ippocrate, sono i miei modelli. Anche se non li chiamo eroi, vorrei andarmene come loro, testimoniando la Verità.

La Verità nascosta, taciuta, è davanti a tutti noi ed è una nostra precisa responsabilità testimoniarla. Lucidamente consapevoli, non dobbiamo smettere di scrivere che un virus chimera sviluppato in un laboratorio militare è stato il preludio alla peggiore aggressione contro l’essere umano della Storia. Un’aggressione portata avanti da malati di mente che vedono nell’essere umano soltanto una bestia da controllare, addomesticare, ridurre in schiavitù priva di diritti e di beni materiali. E questo è soltanto l’inizio. Ci portano via la salute, la libertà di movimento, la casa, il denaro contante, ma tutto questo non è che l’inizio. Il fine è portarci via la nostra umanità, la nostra unicità (il più straordinario e sottovalutato miracolo della natura) per ridurci a gregge incapace di comprendere, privato del Verbo.

L’attacco al linguaggio è incominciato molto tempo fa. Giovanni Sartori lo ha evidenziato nel suo “Homo videns. Televisione e post pensiero”. Le parole non servono soltanto per parlare, prima di tutto servono per pensare e rappresentare la realtà. Una padronanza del linguaggio sempre più limitata fa sì che i più giovani non siano in grado di comprendere un editoriale come questo di nessuna complessità. L’ignoranza fa il resto: credono a tutto quello che vedono, incapaci di pensiero critico. Persone manipolate e a loro volta malate come Greta Thunberg vengono elevate a eroine con grandiose operazioni mediatiche.

Così, un giornalista che sta per approdare in RAI, intervistato dal Corriere della Sera, può impunemente dire idiozie come questa: Domanda: “Ha minacciato la madre della sua ex compagna?”. Risposta: “Solo parole. E comunque le descrivo la situazione: in pieno Covid, mi trovo con questa parte della famiglia no vax militante. E a causa di ciò i miei due figli prendono il virus. Ho perso la testa”.

Ci rendiamo conto della gravità di una simile affermazione? Oggi persino il peggiore dei cretini sa che la vaccinazione non impedisce il contagio e se uno prende il virus non è “a causa di ciò”.

Proprio perché anche chi sta per approdare in RAI dice simili idiozie, io esorto tutti voi, tutti noi consapevoli a testimoniare incessantemente la Verità.

Conoscete la Verità, la Verità vi renderà liberi. Now we are free… No, noi non lo siamo ancora. Nell’anniversario della presa della Bastiglia, adieu Olivier Soulier.


di Alfredo Tocchi