Immigrazione, Meloni incassa a Riga l'appoggio lettone alla linea italiana: "Gestione parta da Paesi d'origine"
concluso l'incontro del premier Meloni a Riga con l'omologo lettone. Tra i temi trattati, quello dell'immigrazione, per il quale Roma ha ottenuto l'appoggio del Paese baltico alla propria linea
Grande feeling, così lo definiscono i rispettivi staff, quello tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il suo omologo lettone Arturs Krisjanis Karins. Il giorno prima del summit Nato di Vilnius, infatti, il premier è stata ospite del primo ministro del Paese baltico, con il quale ha affrontato diversi dossier di interesse per le due cancellerie, in particolare quello “immigrazione” e “Ucraina”.
Meloni in Lettonia: “Con Riga siamo sulla stessa lunghezza d’onda in molte materie”
Al termine del faccia a faccia, i due premier hanno avuto un momento di confronto con la stampa. “Ci sono molte materie sulle quali ci troviamo sulla stessa lunghezza d'onda – ha detto Meloni, introducendo la principale materia che si troverà sul tavolo del vertice dell’Alleanza Atlantica nei prossimi giorni - a partire dall'Ucraina, che sarà al centro del vertice Nato di Vilnius. Italia e Lettonia hanno posizioni identiche, abbiamo sostenuto e sosteniamo l'Ucraina a 360 gradi”.
Molto a lungo, poi, è stato discusso il tema immigrazione, punto di contatto per due Paesi che, pur da lembi opposti del continente, affrontano entrambi il problema di essere “frontiera dell’Unione”: “In tema migrazione ci siamo trovati d'accordo. La Lettonia ha confini esterni dell'Ue, ragionare di movimenti primari invece che discutere di quelli secondari è più facile. La gestione della migrazione per essere affrontata in maniera unanime deve essere gestita dall'origine. Perché siamo nazioni diverse. Se insieme lavoriamo per fermare l'immigrazione illegale, dando pari diritti a chi viene a vivere da noi quando i flussi vengono governati, è il modo migliore per affrontare questa materia”.
Un’occasione, in sintesi, per lanciare il sostegno a quel piano Mattei per l’Africa che è bussola dell’azione di governo anche tra alleati fino ad oggi “poco considerati”. Conclude, infatti, Meloni: “Erano 25 anni che un presidente del Consiglio italiano non veniva a Riga in visita ufficiale, sono molto contenta di aver sanato questa lacuna e ho invitato il primo ministro a Roma. Ci sono molte materie su cui siamo sulla stessa lunghezza d'onda”.