Centrale Zaporizhzhia, Aiea: "Nessuna mina russa nell'impianto"; ma Kiev non ci sta e fa chiedere all'Agenzia per l'Energia Atomica nuovi controlli
L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica ha richiesto nuovi controlli alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, dopo aver dichiarato pochi giorni fa l'assenza di mine russe e, per questo, essere stata criticata da Kiev
Continua il tira e molla di accuse tra Kiev e Mosca attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, centrale sotto il controllo russo ma vicina alla linea del fronte. Nelle ultime ore sembrerebbero aver trovato particolare sfogo le voci che, da entrambe le parti in causa, denunciano un prossimo intervento del nemico contro la centrale, atta a farla esplodere per motivi non definiti che vanno, senza alcun imbarazzo, dal voler favorire la controffensiva al volerla abortire, dal voler fare di Kiev e dell’Ucraina orientale una landa radioattiva al voler fare lo stesso con Mosca e la Russia occidentale.
Kiev accusa Mosca di voler far saltare la centrale di Zaporizhzhia
Nonostante i tanti dubbi a riguardo, quindi, negli ultimi giorni erano stati moltissimi i comunicati dell’intelligence ucraina che denunciavano come le forze russe, che presiedono la centrale, avrebbero minato l’intera struttura, pronti a farla saltare in aria. Parole che hanno molto impressionato in occidente, ma che hanno anche incontrato la perplessità della maggiore autorità in materia, un’autorità, a differenza dell’intelligence di Kiev, super partes.
È il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) Rafael Mariano Grossi ad aver smontato la versione ucraina, citando le analisi degli operatori dell’Agenzia: “I nostri esperti finora non hanno trovato mine o altri esplosivi”.
Parole, quelle di Grossi, che non sono state apprezzate alle latitudini di Kiev. Molte, infatti, le critiche dalla capitale ucraina rivolte al direttore dell’AIEA. Critiche che, evidentemente, hanno raggiunto veementemente la sede viennese dell’agenzia, riuscendo a convincere Grossi, uno dei maggiori esperti globali nel proprio campo di lavoro, a dubitare di quanto affermato e, con un’improvvisa inversione ad U, tornare sui propri passi chiedendo nuovi controlli alla centrale, poche ore dopo aver smentito quanto affermato da Kiev: “Con l'aumentare della tensione e dell'attività militare nella regione, i nostri esperti devono essere in grado di verificare i fatti sul campo, è fondamentale chiarire la situazione attuale”.
Mosca risponde alle accuse, denunciando a sua volta un tentativo di attacco ucraino
Nessuna risposta, per il momento, da Mosca riguardo alle richieste dell’AIEA. In cambio, però, l’intelligence russa accusa a sua volta le forze armate ucraine di voler colpire la centrale con armi a lunga gittata ed alta precisione. Attacco, continua l’FSB, che potrebbe avvenire in queste ore. Ancora, scambio di accuse tra servizi di intelligence di Paesi in guerra a volte scambiati, anche da agenzie internazionali sulla cui serietà non si dovrebbe dubitare, per comunicati stampa.