Wagner, si cerca un nuovo capo per il gruppo paramilitare, Dyumin possibile nuovo ministro della difesa russo in sostituzione di Shoigu
Sono tanti gli interrogativi dopo la ribellione e la conseguente ritirata della Wagner di Prigozhin. Che fine ha fatto il capo del gruppo paramilitare? Chi prenderà il suo posto? Il Cremlino ha fatto sapere che l'ex cuoco di Putin si trova in Bielorussia e che non sarà processato. Possibile cambio della guardia anche al ministero della difesa russo: fonti citare dall'Istituto di studio della guerrra (Isw) fanno il nome del governatore della regione di Tula Alexei Dyumin
Prima le minacce alla Russia, poi la ritirata e tutto in poco più di 24 ore. Così la Wagner di Prigozhin è balzata agli onori delle cronache per l’ammutinamento più breve della storia.
Filmati, immagini e proclami dell’ex chef del Cremlino che minacciava la marcia su Mosca, con la promessa di avere 25mila miliziani pronti a morire per il popolo russo. Poi il silenzio e la ritirata con la motivazione: “non vogliamo che sia versato sangue russo”.
È finita così la ribellione di Yevgeny Prigozhin e la sua Wagner che ora non è più sua. Il gruppo paramilitare più efficiente al mondo, adesso è senza un leader. Chi prenderà il suo posto, considerando la presenza del gruppo armato in diverse missioni in Ucraina accanto alle truppe russe?
Tutti interrogativi ai quali si cercano risposte, anche se una prima indiscrezione arriva proprio dal Cremlino, il quale ha fatto sapere che Prigozhin andrà in Bielorussia e sia lui che i suoi miliziani non saranno processati per l’ammutinamento, ma avranno l’immunità per “meriti al fronte”.
Prigozhin, l’immunità che non convince esperti e analisti
Una versione che però non convince esperti e analisti i quali sostengono che la vendetta di Putin potrebbe arrivare a breve per lui e i suoi miliziani; altri invece sostengono che Prigozhin abbia ottenuto da Putin garanzie per andarsene in Africa, paese in cui la Wagner ha importanti interessi economici.
Il mistero dei 44 milioni di euro
Quanto ai 44 milioni di euro trovati nell’hotel Trezzini a San Pietroburgo, ritenuto l’ufficio di Prigozhin, lo stesso ha riferito che quelle somme sarebbero servite per pagare gli stipendi ai suoi miliziani e risarcire le loro famiglie.
L’obiettivo di Prigozhin era il ministro della difesa russo Shoigu. Il capo della Wagner voleva incontrarlo a Rostov sul Don prima della ritirata, ma l’incontro non c’è stato. Allo stesso modo, anche Vladimir Putin ha rifiutato ogni contatto diretto con Prigozhin.
Proprio questa mattina il ministero della Difesa russo ha diffuso un filmato non datato in cui si vede il ministro Shoigu fare visita alle truppe russe in Ucraina. Si presume, come scrivono anche molti utenti in rete e molti media russi, che il filmato sia di oggi.
Verso Dyumin come nuovo ministro della difesa
La conferma arriva poi dall’agenzia di stampa russa RIA. Si tratta della sua prima apparizione pubblica dopo l’ammutinamento della Wagner che il ministro non ha voluto commentare.
Secondo quanto riportato da Russia24, il ministro della difesa Shoigu, ha tenuto una riunione con i leader di una delle unità dei posti di comando delle forze russe in Ucraina, a seguito delle aspre critiche mossegli da Prigozhin durante le concitate fasi dell’ammutinamento.
Tuttavia, l’Istituto per lo studio della guerra (Isw), citando alcune fonti russe tra cui alcune interne al Cremilino, dice che Shoigu potrebbe essere sostituito nel suo ruolo dal governatore della regione di Tula Alexei Dyumin.
Dyumin è un ex ufficiale di sicurezza del presidente russo Vladimir Putin ed ex capo delle Forze per le operazioni speciali russe. Al momento però, come precisa lo stesso Isw, si tratta solo di indiscrezioni che non sono confermate.