Wagner, raggiunto oblast russo di Tula (200 km da Mosca): forze regolari colpiscono i mercenari. Reparti ceceni Akhmat diretti a Rostov per liberare la città

Wagner diretta a Mosca. Le forze regolari hanno distrutto una colonna di mercenari sull'autostrada M4, mentre i reparti ceceni di Kadirov marciano su Rostov per liberarla dagli uomini di Prigozhin

Continua l’insurrezione della compagnia Wagner. Dopo la veloce conquista della città russa di Rostov, i miliziani sono ora diretti a Mosca, ma stanno iniziando ad incontrare la ferma reazione delle forze armate regolari: diversi gli scontri a fuoco registrati, sull’autostrada M4 l’artiglieria dell’esercito annienta una colonna di mercenari. I reparti ceceni Akhmat di Kadirov marciano su rostov per liberare la città dalle squadre di Prigozhin.

La Wagner si dirige a Mosca, le forze regolari iniziano a reagire contro i mercenari

Sono ore di grandissima confusione, queste, in Russia, dopo che la compagnia mercenaria Wagner ha dato inizio nella notte di ieri, venerdì 23 giugno, ad un’insurrezione contro Mosca che sembrerebbe assumere sempre di più i tratti di un tentativo di colpo di stato. Le frizioni tra Prigozhin ed il Ministero della Difesa russo, oltre che con le alte sfere delle forze armate della federazione, non sono mai state tenute nascoste, ma gli attacchi, fino a ieri solo verbali, dell’oligarca non avevano mai coinvolto il Presidente Putin o la narrazione del conflitto.

Nelle ultime ore, invece, le cose sono drasticamente cambiate. Inizialmente una serie di video in cui lo “chef di Putin” accusava il Ministro della difesa Shoigu di aver ingannato il Presidente, convincendolo che l’occidente stesse preparando un’espansione in Ucraina che rendesse necessario l’intervento in anticipo delle forze russe, smontando, appunto, la narrazione finora fornita dalla Federazione; poi, cosa certamente ancor più grave, l’insurrezione armata della sua compagnia.

Dopo aver conquistato in poche ore la città russa di confine di Rostov, i mercenari si sono ora divisi in diverse colonne, dirette ad alcune delle città vicine, tra cui Volgorod, per prenderne il controllo. La più corposa, tra queste colonne, sta puntando su Mosca e avrebbe ormai raggiunto l’oblast di Lipetsk, a sole 6 ore di macchina dalla città, con alcune avanguardie addirittura a Tula, a 3 ore dalla capitale.

L’esercito regolare, dopo un primo momento di incertezza, ha iniziato a rispondere alla compagnia di Prigozhin e si registrano diversi scontri a fuoco in molte aree del Paese. Secondo numerosi canali telegram russi, diversi elicotteri d’assalto Ka-52 Alligator delle forze aereospaziali avrebbero colpito i mercenari, fino a poche ore prima alleati, e alcuni sarebbero stati abbattuti dalla contraerea della compagnia. Sull’autostrada M4 diretta a Mosca, poi, un convoglio di mezzi dei miliziani sarebbe stato decimato dai colpi di artiglieria dell’esercito regolare.

Nonostante il timore che la ribellione del gruppo Wagner possa essere la miccia della guerra civile, per il momento sembrerebbe che gli apparati dello stato restino fedeli al Cremlino. Tra gli alleati più fedeli, e preziosi, Putin potrebbe contare in particolare sul leader ceceno Ramzan Kadyrov. Le sue forze speciali Akhmat, ben addestrate e armate, starebbero raggiungendo a tutta velocità la città di Rostov, con l’obbiettivo di riconquistarla. Secondo molti osservatori, questa potrebbe diventare nelle prossime ore l’epicentro di scontri sanguinosissimi.