G7 Giappone, confermata la presenza di Zelensky. Il debutto di Meloni nel vertice che segna la fine della globalizzazione
Iniziati i lavori del vertice G7 di Hiroshima, in Giappone. Confermata la presenza di Zelensky. Meloni parla di fine globalizzazione e nuovo approccio al "sud globale". Trudeau attacca l'Italia sui diritti Lgbtq
In corso in queste ore l’atteso vertice dei capi del governo del G7 a Hiroshima, in Giappone. Dopo un momento commemorativo per le vittime dell’atomica sulla città nipponica nel 1945, hanno preso via i frenetici lavori per uno dei summit più attesi degli ultimi anni. Molti i dossier sul tavolo, mentre in Italia occhi puntati per il debutto tra i grandi della terra del Presidente del Consiglio Meloni. Inizialmente previsto il semplice video intervento, nelle ultime ore è arrivata la conferma che il presidente ucraino Zelensky parteciperà invece di persona ad almeno una delle sessioni previste.
Debutto di Meloni tra i grandi della terra, sul tavolo globalizzazione e Piano Mattei
La prima sessione dei lavori del G7 di Hiroshima ha visto la partecipazione del Premier Giorgia Meloni, che è intervenuta segnando il punto di vista dell’Esecutivo nei confronti della nuova linea statunitense, ed occidentale, nei confronti della globalizzazione, introdotta alcune settimane fa dal discorso del Consigliere per la Sicurezza Nazionale americano Jake Sullivan. La posizione di Roma, delinea il Premier, è quella di amalgamare il “nuovo corso” secondo i dettami del Piano Mattei, stella polare delle scelte di politica estera del governo.
“C’è stata una lettura superficiale dei rischi della globalizzazione, si sono rafforzate le autocrazie, le democrazie si sono indebolite. Dobbiamo riprendere il controllo delle catene strategiche del valore – sono le parole di Meloni - Abbiamo bisogno di una migliore e più efficace collaborazione con il Sud Globale. Occorre quindi lavorare insieme per dare forma a un ordine economico internazionale libero e aperto, concentrarci sull'espansione delle relazioni commerciali rimanendo fermi sui principi di apertura, trasparenza, concorrenza leale (perché nessun mercato più essere libero se non è anche equo) e Stato di diritto”.
Confermata la presenza di persona di Zelensky al vertice
Il Segretario Nazionale per la Sicurezza e la Difesa dell’Ucraina, Oleksiy Danilov, da Kiev, ha comunicato poche ore prima dell’inizio dei lavori che il presidente ucraino Zelensky sarà ospite, di persone, al vertice: “Verranno prese decisioni molto importanti al vertice del G7, quindi la presenza fisica del nostro presidente è assolutamente importante per difendere i nostri interessi, spiegare, dare proposte chiare e una chiara argomentazione su ciò che sta accadendo nel nostro Paese”.
Stando a quanto riporta l’agenzia Bloomberg, Zelensky, che al momento si trova in Arabia Saudita al vertice dei Paesi Arabi, volerà in Giappone su un aereo militare fornito da Washington. Probabile, secondo molti osservatori, la richiesta di nuovi aiuti, in termini economici e di mezzi, e ulteriori sanzioni a Mosca.
Il presidente canadese attacca l’Italia sui diritti Lgbtq, ma Roma si sta attenendo a quanto fatto dai precedenti esecutivi
Fastidio nella delegazione italiana per alcuni commenti del Premier canadese Justin Trudeau, che durante un faccia a faccia con Meloni avrebbe espresso preoccupazione “per alcune delle posizioni che l'Italia sta assumendo in termini di diritti Lgbtq”. Stando a quanto riportato dal sito dello stesso governo canadese, il Premier italiano avrebbe replicato alle parole della controparte nord americana, dal vago sapore di campagna elettorale, che l’Esecutivo in materia Lgbtq si sta attenendo alle decisioni dei tribunali, senza allontanarsi da quanto legiferato dalle precedenti amministrazioni.