Guerra in Ucraina, Erdogan conferma l'estensione degli accordi del grano tra Mosca e Kiev fino al 18 luglio

Il Presidente turco ha comunicato l'estensione degli accordi del grano tra russi ed ucraini fino al 18 luglio. Soddisfazione delle parti, ma Mosca chiede la revoca alle limitazioni delle esportazioni di fertilizzante russo

Rinnovati gli accordi del grano tra Russia e Ucraina. A farlo sapere è il Presidente turco Erdogan, patron dell’intesa tra i due Paesi in guerra tesa a permettere l’export di grano ucraino attraverso il mar Nero controllato dalla flotta di Mosca. È il secondo rinnovo a questi accordi, e sarà valido, salvo ulteriori estensioni, fino al 18 luglio.

Ankara conferma l’estensione di 2 mesi dell’accordo sul grano

Esteso per altri due mesi l’ormai noto accordo per l’esportazione di grano attraverso il corridoio del Mar Nero. A confermarlo, la televisione di stato turca TRT, che riporta le parole del Presidente Erdogan, garante dell’intesa tra ucraini e russi. Da Ankara, il ringraziamento al Presidente russo Vladimir Putin per aver confermato per altri due mesi il libero passaggio dai porti ucraini delle navi cariche di grano attraverso il mar Nero, in questo momento controllato dalla flotta di Mosca. Questa è la seconda estensione per un accordo entrato inizialmente in vigore dopo le firme ad Istanbul delle parti in causa nel luglio scorso. Grazie a tale documento, sarà garantita l’apertura degli immensi mercati di grano dell’Ucraina, prima produttrice al mondo, anche durante la stagione dei raccolti.

Il vice Primo Ministro ucraino Oleksandr Kubrakov ha ringraziato pubblicamente Ankara per quanto fatto in favore dell’estensione degli accordi: “Sbloccato l'accordo sul grano, continuerà ad essere valido fino al 18 luglio. Il mondo continuerà a ricevere prodotti ucraini grazie agli sforzi dei nostri partner Turchia e Onu. Siamo grati ai partner”. Kubrakov ha poi concluso: “Accogliamo con favore il proseguimento del lavoro dell'Iniziativa, ma sottolineiamo che deve funzionare efficacemente. Per farlo, bisogna eliminare i problemi che la Russia sta creando da diversi mesi. Speriamo che i partner facciano del loro meglio per far sì che l'accordo funzioni e che la Russia smetta di usare il cibo come arma e ricatto”.

Soddisfazione anche da parte russa, dove però la portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova, sottolinea che “le disparità dei benefici per le parti dovranno essere corrette nei modi più veloci possibili”. Zakharova si riferisce in particolare all’articolo dell’accordo relativo alla revoca di limitazioni alle esportazioni russe di cereali e, soprattutto, fertilizzanti, che secondo Mosca non sarebbe mai stato applicato.