Corruzione in Ucraina, arrestato il presidente della Corte Suprema Kniaziev. Tangente di 3 milioni dall'oligarca Zhevago

Arrestato per corruzione il presidente della Corte Suprema ucraina Vsevold Kniaziev. Per lui una tangente di quasi 3 milioni per appoggiare l'oligarca Kostantyn Zhevago in un contenzioso su una società mineraria

Arrestato il presidente della Corte Suprema in Ucarina, Vsevold Kniaziev. L’accusa è quella di aver intascato una tangente di quasi 3 milioni di euro perché la Corte che presiedeva appoggiasse l’oligarca Kostiantyn Zhevago in un suo contenzioso riguardante le azioni di una società mineraria. L’arresto è solo uno degli ultimi tasselli di una maxi attività di anti-corruzione che da alcune settimane si sta abbattendo sulle istituzioni di Kiev.

Arrestato il presidente della Corte Suprema ucraina per corruzione

È stato arrestato nella giornata di ieri, martedì 16 maggio, il presidente della corte Suprema ucraina, Vsevolod Kniaziev. L’accusa per il vertice del principale organo giudiziario del Paese è quella di corruzione.  L’uomo, infatti, che ha 43 anni ed è presidente della Corte dal 2021, avrebbe ricevuto una tangente di quasi 3 milioni di euro - 2.7, per la precisione – dall’oligarca Kostiantyn Zhevago. Secondo le ricostruzioni della task force governativa anti corruzione, che ha indagato su Kniaziev, l’oligarca avrebbe pagato il presidente, e un avvocato, perché la Corte Suprema emettesse una sentenza che lo favorisse in un contenzioso attualmente in corso e riguardante il controllo delle azioni di una società mineraria, contestato da alcuni ex azionisti. Al momento Zhevago, uno degli uomini più ricchi del Paese, è in carcere in Francia, dopo che era stato raggiunto nel dicembre scorso da un mandato d’arresto internazionale, sempre per motivi di corruzione. Kiev da alcuni mesi ne sta mediando l’estradizione con Parigi.

L’arresto del presidente Kniaziev è parte di un’operazione anti-corruzione su vasta scala, che da alcuni mesi mira a colpire diversi importanti rappresentanti di varie istituzioni ucraine. Per adesso, tuttavia, Kniaziev manterrà la sua carica di giudice, dalla quale potrà essere licenziato solo dopo delibera dello stesso Consiglio Supremo di cui è stato a capo. Al suo posto alla guida dell’autorità giudiziaria, invece, il nuovo presidente ad interim Dmitry Luspenik.

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La corruzione è molto diffusa in Ucraina, ma la metodologia della soluzione adottata rischia di avere controindicazioni

Quello della corruzione è un problema che da anni attanaglia l’Ucraina, finita 122esima (su 180) nella classifica del 2021 sulla salute delle istituzioni dei vari Paesi del mondo stilata da Transparency International. A marzo di quest’anno, quindi, il Ministero della Difesa ha inaugurato un organo specifico per la lotta a tale pratica, che in poche settimane ha avviato decine di inchieste. L’ultima, in ordine di tempo, è proprio quella di Kniaziev. Nonostante l’ufficiale favore con cui la nuova ondata di arresti è stata accolta, iniziano ad alzarsi sporadiche voci critiche. Il rischio temuto da qualcuno, è che prenda piede una caccia alle streghe pronta ad utilizzare lo spauracchio della corruzione per aumentare l’autorità di determinati centri di potere, come il Ministero della Difesa, nei confronti delle altre Istituzioni.