Turchia, urne chiuse per le elezioni presidenziali e parlamentari. Incerto l'esito del voto

I seggi, aperti da questa mattina alle 8, che decideranno il rinnovo della presidenza della Repubblica e delle elezioni parlamentari, hanno visto fronteggiarsi la colazione di opposizione guidata da Kemal Kilicdaroglu sfida il capo di Stato in carica Recep Tayyip Erdogan

Urne chiuse per le elezioni che daranno uno dei risultati politici più importanti degli ultimi anni

Urne chiuse per le elezioni presidenziali e parlamentari

I seggi, aperti da questa mattina alle 8, che decideranno il rinnovo della presidenza della Repubblica e delle elezioni parlamentari, hanno visto fronteggiarsi la coalizione di opposizione guidata da Kemal Kilicdaroglu e la formazione politica del capo di Stato in carica Recep Tayyip Erdogan in una sfida all'ultimo voto.

"Mi auguro che dopo la conta ci siano benefici per la democrazia turca", ha affermato il presidente Recep Tayyip Erdogan, come ha riportato la tv di Stato Trt. Il Presidente ha parlato subito dopo aver espresso il proprio voto alle elezioni di oggi in Turchia nel distretto di Uskudar, sulla sponda anatolica di Istanbul. "Dalla mattina, il processo elettorale è andato avanti senza incidenti o problemi", ha aggiunto il leader turco.

"Abbiamo tutti perso la democrazia", ha invece dichiarato al momento del voto Kemal Kilicdaroglu, lo sfidante numero uno del presidente turco Recep Erdogan che ha usato toni forti per descrivere il mandato del rivale: "a tutti noi è mancata la democrazia. Ci è mancato stare insieme, ci è mancato abbracciarci. Vedrete, la primavera tornerà in questo Paese se Dio vorrà e durerà per sempre".

Facendo il conteggio degli aventi diritto, compreso il numero dei residenti all'estero, in tutto risultano essere oltre 64.1 milioni di persone. I giovani maggiorenni che avevano diritto di voto per la prima volta nella loro vita sono stati 4.904.672.

Per quanto riguarda il sistema elettorale scelto per la tornata si è optato per un proporzionale nel quale gli aventi diritto votano per un partito, non per un candidato, e per entrare in parlamento una formazione politica deve superare la soglia del 7% delle preferenze o fare parte di un'alleanza che la supera.

A queste elezioni sarà possibile scegliere tra 36 partiti diversi. Per diventare presidente, un candidato deve invece superare la soglia del 50% dei consensi altrimenti ci sarà un secondo turno, eventualmente in programma il 28 maggio.