Guerra in Ucraina, file pentagono: "Kiev mirava a colpire i russi in Siria", ma l'operazione saltò

Secondo nuovi documenti del Pentagono pubblicati negli Usa. Zelensky bloccò l'operazione a dicembre dopo le pressioni di Washington

Nuovi file del Pentagono rivelano come l'Ucraina pianificasse attacchi ai russi in Siria, il cui ruolo dallo scoppio della guerra civile del 2011 è preponderante e cospicua. Un'operazione bloccata dallo stesso Zelensky lo scorso dicembre dopo aver ricevuto il parere negativo degli Usa. La rivelazione è fatta dal Washington Post che spiega come la guerra potesse spostarsi su binari diversi da quelli combattuti in Ucraina. Lo stop dalla Casa Bianca fu fondamentale per far ragionare Kiev.

Guerra in Ucraina, file pentagono: "Kiev mirava a colpire i russi in Siria"

La Russia vanta una massiccia presenza in Siria dall'alleato Assad soprattutto col gruppo Wagner. L'Ucraina mirava a colpire il gruppo paramilitare mentre l'altro obiettivo, strategico, era quello di spostare forze russe al di fuori del fronte ucraino. Un altro retroscena che svela il quotidiano è che Kiev si sarebbe aiutata con le forze curde, il tutto nel silenzio della Turchia che sapeva tutto ma non svelò nulla. Ankara ha avuto in questi mesi un ruolo fondamentale nel cercare una soluzione per il cessate il fuoco.

Le rivelazioni scaturiscono dopo i file del pentagono trafugati ad opera del 21enne Jack Teixeira, membro della guardia nazionale arrestato qualche settimana fa. Il report riporta l'intestazione Hcs-P, vale a dire fonti che possono definirsi spie, personale diplomatico sotto copertura oppure funzionari militari legati alle diplomazie. Una pagina, corredata di informazioni tecniche e di fotografie scattate con i droni mette nero su bianco quelli che erano diventati i nuovi obiettivi di Kiev, e forse non solo. 

Perchè l'Ucraina voleva attaccare la Siria e in che modo

La Siria è un po' la seconda casa del Cremlino, dallo scoppio della guerra civile in poi. Numerosi gli aiuti militari da Putin ad Assad, in visita tra l'altro di recente a Mosca per mostrare il proprio sostegno. Anche gli aiuti umanitari non sono mancati, specie dopo il terremoto devastante che ha colpito anche la Turchia. A Damasco c'è una forte presenza di soldati russi, aerei militari e sistemi di difesa aerea. Un'occasione in teoria perfetta per spingere le forze del Cremlino al di fuori dei confini ucraini. Una situazione che non è mai stata attuata e che probabilmente non avrebbe portato Putin a fare ciò.

L'Ucraina sarebbe entrata in azione grazie all'utilizzo di droni, mirando ai mercenari della Wagner nella loro base di Furqllus. nella zona centrale del Paese si trovano infrastrutture di petrolio e gas nonchè l'arsenale bellico per combattere del gruppo paramilitare.