Tunisia, convalidato l'arresto al leader di Ennahdha. Rached Ghannouchi: "Senza Islam politico progetto di guerra civile"

In Tunisia è stato arrestato Rached Ghannouchi, uno dei principali leader dell'opposizione al Presidente Kais Saied. L'arresto, secondo le autorità, segue una dichiarazione dell'uomo ai media riguardo una possibile guerra civile.

Arrestato in Tunisia uno dei leader dell'opposizione al Presidente Kais Saied, Rached Ghannouchi. L'uomo, riferisce il vice Presidente del partito Ennahdha di cui Ghannouchi è capo, sarebbe stato condotto in caserma senza il proprio avvocato. All'origine dell'arresto, comunicano fonti governative, alcune frasi rivolte dall'uomo ai media riguardo la possibilità di una guerra civile nel Paese.

Arrestato Rached Ghannouchi, Tunisia "sull'orlo della guerra civile"

Continua l’ondata di arresti in Tunisia, Paese che qualche osservatore inizia a definire “sull’orlo di una guerra civile”. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello di Rached Ghannouchi, leader del partito islamista Ennahdha ed ex Presidente del Parlamento. Ghannouchi, 81 anni, è stato preso in custodia dalla polizia nella sua casa di Tunisi la sera del 17 aprile: è considerato uno dei principali oppositori del Presidente della Repubblica tunisina Kais Saied, autore dello scioglimento del Parlamento del 2021 da molti considerato un colpo di Stato.

A comunicare l’arresto sarebbe stato lo stesso direttivo del Partito di Ghannouchi, Ennadha, che ha subito richiesto il rilascio dell’uomo. Mondher Lounissi, vice Presidente del partito, avrebbe anche dichiarato che l’uomo sarebbe stato condotto in caserma dagli agenti senza che fosse permesso al suo avvocato di raggiungerlo. Secondo indiscrezioni, l’arresto segue alcune dichiarazioni fatte ai media tunisini da Ghannouchi, nelle quali sosteneva che, nel caso si fosse estirpato dal Paese l’Islam politico (base ideologica e sostanziale del suo partito), la Tunisia sarebbe piombata in una guerra civile. A confermare la versione che vede la dichiarazione di Ghannouchi ai media alla base dell’arresto, è lo stesso governo del Presidente Saied attraverso una nota fornita dal Ministero dell’Interno.

Da alcuni mesi decine di arresti contro gli oppositori del Presidente Saied

La presa in consegna di Ghannouchi arriva dopo alcuni mesi che hanno visto in Tunisia un ingiustificato aumento di arresti ai danni di quelli che sono considerati oppositori del Presidente. Dall’inizio di febbraio, in particolare sono finiti dietro alle sbarre almeno venti persone, tra politici e uomini d’affari, legate in qualche misura al Fronte di Salvezza Nazionale (FSN), coalizione di opposizione, di cui anche Ennahdha fa parte, che in diverse occasioni il Presidente Saied ha definito “terrorista”.