Macron, discorso su riforma pensioni: "Era necessaria", francesi protestano con pentole e mestoli

Macron torna in tv e spiega il suo punto di vista sulla riforma appena approvata: "Capisco la rabbia sociale, ora 100 giorni di pacificazione". I francesi non lo ascoltano ed organizzano un "concerto di pentole" per le strade

Emmanuel Macron resta sulle sue e sulla riforma pensioni parla di un provvedimento "necessario", ammette che "evidentemente non è stata accettata" e poi fa un passo indietro: "Nessuno, certo non io, può restare sordo alla domanda di giustizia sociale". Il capo dell'Eliseo nel suo discorso serale alla nazione prova a mettere una toppa, chiede "100 giorni di pacificazione" ma non viene ascoltato considerando che in tutta la Francia, da Parigi a Marsiglia vanno avanti le contestazioni, scandite con mestoli e pentole.

Macron, discorso su riforma pensioni: "Era necessaria", esplode la rabbia 

Le proteste in Francia continuano. L'appello di Macron che chiede un "nuovo patto della vita lavorativa" non ha attecchito. Nella capitale diversi manifestanti hanno fatto irruzione in diversi quartieri tra i quali la Bastiglia e tutta la zona del Marais, al grido di "Macron, siamo qua" o "Macron dimettiti". La rabbia sociale è tanta, diverse decine di cassonetti sono stati date alle fiamme ed a Marsiglia diversi residenti hanno provato a far più rumore possibile battendo le pentole dalle finestre, così come successo in altre città.

Una protesta organizzata, avvenuto nel momento in cui il premier francese provava a spiegare le sue ragioni sulla riforma dell'innalzamento dell'età pensionabile, che entrerà in vigore "progressivamente dal prossimo autunno". A Lione alcuni incidenti hanno scandito la serata: i manifestanti hanno forzato il portone di un ufficio municipale introducendosi poi nei locali e lasciando scritte sui muri. La polizia, che provava ad arginarli è stata raggiunta da sassi. Concerto di pentole anche a Saint-Etienne, Nantes e Angers.

Macron: "Apriamo tre cantieri: lavoro, giustizia e progresso"

Macron ha parlato dell'apertura di tre cantieri: uno sul lavoro, uno sulla giustizia e uno sul progresso. Sul primo si congratula per la creazione "di 1,7 milioni di posti di lavoro negli ultimi 6 anni" e ha affermato di voler "avviare la riforma del liceo professionale perché il maggior numero dei nostri adolescenti e acceda a formazioni qualificanti e al lavoro".

Poi è tornato sulla riforma pensioni. "Nessuno, e soprattutto non io, può rimanere sordo a questa richiesta di giustizia sociale e di rinnovamento della nostra vita democratica". La rabbia dei francesi è rappresentata soprattutto "dall''aumento dei prezzi, per la benzina, la spesa, le mense". Marine Le Pen, principale oppositrice di Macron contesta il discorso del rivale: "Volta le spalle e ignora la sofferenza dei francesi". 

Il leader della France Insoumise, Jean-Luc Melenchon, ha sostenuto che il "popolo in Francia non si fa rubare due anni di libertà", riferendosi all'innalzamento dell'età pensionabile, da 62 a 64 anni.