Onu, registrazione dell'intervento di Lvova-Belova sui bambini ucraini impedita da Gb e Usa: "Propaganda". Mosca: "Censura"
Non trasmettere in streaming il primo incontro informale del Consiglio di sicurezza a presidenza russa significa evitare la registrazione dell'evento. Gb e Usa erano contro l'intervento di Maria Lvova-Belova, commissaria del Cremlino per i diritti dei bambini
Il primo incontro informale del Consiglio di sicurezza Onu a presidenza russa non è stato registrato - e quindi non comparirà negli archivi - perché non è stato mandato in diretta, come invece accade di solito. Gran Bretagna e Stati Uniti si sono opposti perché sarebbe intervenuta Maria Lvova-Belova, commissaria russa per i diritti dei bambini. I due Stati ritengono che la donna avrebbe diffuso contenuti propagandistici.
Kiev e gli Stati occidentali ritengono che la Russia abbia forzatamente deportato nei suoi territori e maltrattato i bambini ucraini delle zone occupate dall'esercito russo. Mosca, invece, difende il suo operato dicendo che ospita 730 mila bambini come rifugiati e che non hanno subito nessuna violenza.
Primo incontro Consiglio Onu non registrato: questione bambini
La Gran Bretagna si è messa subito di traverso quando è stato comunicato che la Russia avrebbe fatto intervenire Maria Lvova-Belova al primo incontro informale del Consiglio di sicurezza Onu a presidenza russa. Maria Lvova-Belova è la Commissaria presidenziale per i Diritti dei bambini. Lei, insieme a Putin, ha ricevuto dall'Aia il mandato d’arresto dalla Corte penale internazionale e, anche per questo, sarebbe intervenuta da remoto.
L'intenzione dell'Inghilterra è quella di non permetterle di partecipare. "Non dovrebbe esserle offerta una piattaforma delle Nazioni Unite per diffondere disinformazione", dice il comunicato inglese, "Se vuole rendere conto delle proprie azioni, può farlo all’Aia".
Da Mosca si è subito replicato che comunque avrebbero trovato un modo per aggirare "la clausola di censura inglese", magari con una diretta su Youtube. Il Cremlino ha dichiarato che "evidentemente i paesi occidentali hanno paura che molte persone possano vedere la verità su questo tema".
Per evitare che il discorso di Lvova-Belova fosse condiviso con altri canali, Londra ha dovuto fare un passo indietro e pensare un'altra tattica. Con il supporto degli Stati Uniti, quindi, hanno permesso l'intervento della donna, ma hanno chiesto che tutto l'incontro non fosse trasmesso in diretta. In questo modo, non comparirà nemmeno negli archivi del Consiglio di Sicurezza.
Quando si è collegata la Lvova-Belova le delegazioni dei due paesi più quelle di Albania e Malta hanno lasciato l’aula.
50 paesi hanno firmato un comunicato congiunto sottolineando che questo è l’esempio perfetto di come la Russia abusi del suo potere nella presidenza del Consiglio di sicurezza.
Nel suo discorso la Commissaria ha dichiarato che ci sono 5 milioni di "rifugiati" ucraini in Russia (che Kiev invece dice essere stati deportati), tra cui 730 mila bambini arrivati per la maggior parte accompagnati dagli adulti, tutti assistiti dal punto di vista sanitario e finanziario. Ha accusato l’Ucraina di "agire contro gli interessi dei bambini" perché non vengono evacuati dalle zone di guerra.
Sono stati mandati in onda anche le testimonianze di donne in zone occupate dalla Russia in Ucraina e nel territorio russo che dicevano di essere sollevate dal fatto che i loro figli fossero stati portati via e mandati in Russia.C'erano anche tre video della Lvova-Belova che abbraccia e porta giocattoli a bambini ucraini sorridenti negli ospedali e nelle case.