Finlandia, da oggi il paese entra ufficialmente nella NATO. Stoltenberg: "Settimana storica"

La Finlandia dal 4 aprile farà parte dell'Alleanza. Parole di soddisfazione da parte del segretario generale della NATO, Stoltenberg, che commenta anche la possibile adesione della Svezia

La Finlandia da oggi, martedì 4 aprile 2023, farà parte della Nato. L'annuncio è arrivato direttamente dall'ufficio della presidenza finlandese e dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

Finlandia nella nato, le reazioni del panorama internazionale

"È una settimana storica: diamo il benvenuto alla Finlandia come 31esimo alleato, alzeremo la bandiera finlandese per la prima volta e sarà una buona giornata per la sicurezza di tutti", ha affermato Stoltenberg.

L'importanza storica di questo avvenimento è sintetizzata perfettamente dalla battuta del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden: "Putin pensava di finlandizzare la Nato, invece ha natoizzato la Finlandia".

Fino ad oggi i sottomarini e gli incrociatori di Putin si sono mossi indisturbati nel mar Baltico interferendo i traffici fra la Finlandia e la Svezia. Non potrà più essere così. D'ora in poi ogni movimento sarà tracciato dai radar e i satelliti della Nato. 

"Non possiamo continuare a permettere alla Russia di picconare la sicurezza europea. Salutiamo con favore il piano di pace del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che sostiene i principi cuore della Carta delle Nazioni Unite, ma non ci sono segnali che il presidente Vladimir Putin si stia preparando per la pace: si prepara per continuare la guerra", ha commentato Stoltenberg. 

L'ingresso nella NATO della Svezia

C'è la possibilità che anche la Svezia entri nella NATO a breve: "Ritengo che anche la Svezia possa diventare membro a pieno titolo dell'Alleanza, Stoccolma ha mantenuto gli impegni contenuti nel memorandum firmato con la Finlandia e la Turchia al summit di Madrid e per questo credo che la sua adesione debba essere ratificata" anche dalla Turchia, ha affermato il segretario generale della Nato.

"Quando ci sono delle differenze, bisogna sedersi a un tavolo, consultarsi e andare avanti", ha aggiunto sottolineando di "condividere alcune delle legittime preoccupazioni della Turchia sulla sicurezza, ma la Svezia e la Finlandia hanno concordato di lavorare insieme sulla lotta al terrorismo e su leggi più dure".