Guerra in Ucraina, si spacca il fronte pro-Kiev: la Bulgaria non darà né armi né munizioni

Il presidente bulgaro Rumen Radev: "Sosterremo soltanto sforzi diplomatici europei per ristabilire la pace"

"La Bulgaria non sostiene e non fa parte della decisione Ue per la consegna congiunta di munizioni di artiglieria destinate all'Ucraina. Sosterremo soltanto sforzi diplomatici europei per ristabilire la pace", ha dichiarato nella giornata di venerdì 24 marzo ai giornalisti il presidente Rumen Radev, a margine dei lavori del Consiglio europeo a Bruxelles.

"La Bulgaria non fornirà all'Ucraina né i suoi caccia da combattimento, né i suoi carri armati né i suoi sistemi antimissile", ha precisato iRadev. "La Bulgaria è tra i dieci paesi Ue che non partecipano all'ordine congiunto di munizioni d'artiglieria per l'Ucraina, anche in calibro 155 mm", ha aggiunto. Nello stesso tempo il presidente bulgaro ha detto che Sofia "si impegna a produrre proiettili d'artiglieria su eventuale richiesta di paesi partner, a condizione che poi non vengano esportati verso l'Ucraina".