Proiettili all'uranio impoverito: cosa sono le munizioni per i cannoni da 120mm dei tank
Cosa sono le armi che Londra invierà a Kiev utilizzabili sui cannoni dei carri armati. Oltre ai proiettili con uranio impoverito, Londra ha annunciato l'invio dei Challenger 2
Londra ha annunciato l'invio a Kiev di proiettili all'uranio impoverito. Nuove armi che come spiegato da Mosca "favoriscono il conflitto nucleare". L'annuncio è stato dalla viceministra della Difesa britannica Annabel Goldie nel corso di un’audizione alla Camera dei Lord. La Gran Bretagna ha in questo momento due tipologie di armi perforanti a uranio impoverito: proiettili Charm 1 e Charm 3.
Proiettili all'uranio impoverito: cosa sono le munizioni per i cannoni da 120mm
I proiettili Charm 1 e Charm 3 sono delle vere e proprie armi di distruzioni considerando che possono essere utilizzate come munizioni per i cannoni da 120 mm montati su alcuni carri armati. Kiev dovrebbe presto ricevere i tank da Germania e Usa e per questo potrebbe usufruirne. I primi sono più vecchi e sono stati sviluppati ad inizio anni '90, mentre i Charm 3 dal 1999. Entrambe le tipologie sono usufruibili per i tank da combattimento della Nato.
Il Regno Unito ha sempre rivendicato il diritto a possederli e a farvi ricorso, e quel momento sembra essere arrivato. I Charm 1 e 3 sono a disposizione dei Challenger 2, carri armati da combattimento che secondo alcune indiscrezioni rilasciate dall'Icbuw (l'International Coalition to Ban Uranium Weapons) sarebbero in fase di modernizzazione. L'annuncio dell'invio dei proiettili con uranio impoverito ha seguito anche quello riguardo questi armamenti: il nuovo pacchetto conterrà "uno squadrone di carri armati pesanti da combattimento Challenger 2". L'obiettivo è quello di arrivare ad avere i Challenger 3 entro il 2030.
Da dove hanno origine i proiettili all'uranio impoverito
I proiettili all’uranio impoverito nascono dagli scarti della produzione del combustile per le centrali atomiche e delle testate per le bombe nucleari. Un materiale che il Pentagono "riciclò" negli anni Settanta come arma e trasformato in proiettili. Questi, in seguito sono stati resi disponibili per i cannoni dei carri armati, in particolare per quelli Usa: gli Abrams (che arriveranno a Kiev) e gli Avenger.
I proiettili sono stati impiegati in scenari come il Kuwait e l'Iraq, contri i tank di Saddam Hussein ma anche nei Balcani. Queste armi provocano una diffusione di microparticelle di uranio che emette radiazioni provocando sintomi e malattie, così come accaduto tra i militari italiani in passato durante le guerre.