Bielorussia, Lukashenko contro Zelensky per il “sabotaggio” dell’aereo russo A-50: “È un bastardo”

Il presidente bielorusso non usa mezzi termini: “Pensavo che l'Ucraina avesse bisogno di pace e che Zelensky facesse il tifo per il suo popolo, ma è solo un bastardo”

“È un bastardo”. Non usa mezzi termini il presidente della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko, quando parla di Volodymyr Zelensky. Al centro della rabbia di Lukashenko c’è l’abbattimento dell’aereo da ricognizione russo A-50, che lo scorso 26 febbraio era stato colpito da droni in una base aerea in Bielorussia. Un’azione per la quale il presidente bielorusso accusa il leader ucraino di “sabotaggio”.

Catturato il presunto responsabile dell’attacco del 26 febbraio alla base di Machulishchy

“C'è solo una conclusione”, ha premesso Lukashenko nel lungo discorso in cui ha annunciato la cattura del presunto responsabile dell'attacco del 26 febbraio contro un A-50 russo nella base aerea di Machulishchy, vicino Minsk. “Pensavo che l'Ucraina avesse bisogno di pace e che Zelensky facesse il tifo per il suo popolo. Ma Zelensky è solo un bastardo. Queste operazioni non possono essere portate avanti senza l'approvazione del leader del Paese”.

L’attacco al velivolo russo è stato rivendicato dal gruppo Bypol, pro-Kiev

Il 26 febbraio un aereo di sorveglianza militare russo è stato gravemente danneggiato nei pressi della base aerea di Machulishchy, in Bielorussia, a circa 20 chilometri dalla capitale Minsk. Secondo un rapporto dell'intelligence britannica il velivolo è stato attaccato da alcuni aeromobili a pilotaggio remoto. Il giorno seguente, il 27 febbraio, l'attacco è stato rivendicato dal gruppo Bypol, l'organizzazione bielorussa dei ribelli partigiani pro-Kiev fondata da ex dipendenti delle forze dell'ordine locali durante le brutali repressioni delle proteste anti-regime nel 2020. Il gruppo annovera numerosi dissidenti di Lukashenko, tra i principali alleati di Vladimir Putin. Secondo quanto rivelato alla stampa bielorussa dal leader dell'organizzazione ribelle, Aleksander Azarov, i partecipanti della missione “vittoria” hanno colpito il velivolo militare russo con alcuni droni esplosivi, causando gravi danni ad alcune sezioni cardine dell’aereo, in particolare avionica e antenna radio, rendendolo inutilizzabile. Lukashenko ha dichiarato che l'uomo arrestato ha un passaporto russo e uno ucraino ed è stato addestrato dai servizi ucraini per perpetrare “attacchi terroristici”.