G20, in India si parla solo di guerra in Ucraina: accantonate altre urgenze come povertà e clima

Il conflitto nell’Europa dell’Est domina il summit di Nuova Delhi a discapito di tematiche altrettanto importanti che vengono messe da parte

Lo slogan del G20 in India è “una terra, una famiglia, un futuro”. Pare però che ci sia un tema che domina su tutti gli altri: la guerra in Ucraina. Altre emergenze economiche e sociali come la povertà e il clima passano in secondo piano. Come se Kiev avesse in qualche modo polarizzato l’attenzione a discapito di tematiche altrettanto urgenti che sono state messe da parte in favore della geopolitica.

Blinken e Lavrov nello stesso salone. Il ministro indiano Jaishankar esclude dichiarazione congiunta

Il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar, padrone di casa del summit di Nuova Delhi, ha confermato che non ci sarà una dichiarazione congiunta del G20 a causa delle divisioni sull’Ucraina. “Sulla questione che riguardava il conflitto ci sono state divergenze, differenze che non siamo riusciti a conciliare tra le varie parti”, ha dichiarato Jaishankar. Eppure la guerra nell’Europa dell’Est è dominante tra gli incontri dei vari leader. Il summit vedrà nello stesso salone il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, per la prima volta da luglio scorso, ma è improbabile che i due tengano colloqui. I delegati occidentali temono che la Cina stia pensando di fornire armi all'alleato russo e useranno il vertice dei ministri degli Esteri per scoraggiare Pechino dall'intervenire nel conflitto.

Borrell e Blinken, per conto di Ue e Usa, affrontano solo il tema del conflitto nell'Europa dell'Est

Il capo della politica estera dell’Ue, Josep Borrell, si è detto fiducioso che l'India utilizzerà l'incontro per “far capire alla Russia che questa guerra deve finire”. “Certamente il successo dell'incontro di oggi sarà misurato rispetto a ciò che saremo in grado di fare in merito”, ha detto ai giornalisti. Borrell incontrerà a margine del vertice di Nuova Delhi il ministro degli Esteri cinese Qin Gang, al quale chiederà assicurazioni che Pechino non darà sostegno allo sforzo bellico della Russia. “Se la Russia fosse veramente pronta a impegnarsi in una diplomazia significativa necessaria per porre fine all'aggressione, ovviamente saremmo i primi a lavorare per impegnarci, ma non ci sono prove di ciò”, ha sottolineato Blinken per conto degli Usa. Guerra. Solo guerra. Fondamentale, certo. Ma non da meno lo sono altri temi dimenticati.