Greta Thunberg arrestata di nuovo in una delle irrilevanti manifestazioni per l'ambiente: verità o messinscena?

La piccola scandinava viene catturata dalle forze dell'ordine mentre conduce una delle sue usuali irrilevanti manifestazioni per l'ambiente, quelle per intenderci che tanto piacciono al padronato cosmopolitico

Gli eventi tendono a ripetersi, la seconda volta spesso come farsa, notava Marx. Ebbene, di nuovo è accaduto: Greta Thunberg, icona del nuovo ambientalismo neoliberale, simbolo dell'ecologia di gradimento padronale, è stata nuovamente arrestata. La volta scorsa, se ricordate, accadde in Germania. Questa volta cambia l'ambientazione, perché Greta viene arrestata a Oslo, ma resta invariato il copione. La piccola scandinava viene catturata dalle forze dell'ordine mentre conduce una delle sue usuali irrilevanti manifestazioni per l'ambiente, quelle per intenderci che tanto piacciono al padronato cosmopolitico. Non abbiamo gli elementi per dire se si tratti realmente di una messinscena, come taluni sostengono. Non ci spingiamo a dire tanto, anche se davvero non ce ne stupiremmo. Quel che diciamo senza tema di smentita però è che con questa scena una volta di più passa l'idea che l'ambientalismo neoliberale di Greta non piaccia al potere, quando in realtà sappiamo che al potere piace moltissimo. E che anzi il potere punta tutto su quell'ambientalismo pienamente coerente con la green economy come fonte rinnovabile di business per i padroni del mondo. La questione ambientale è seria, molto seria, troppo seria per essere lasciata a Greta Thunberg e ai padroni del mondo, questi ultimi peraltro essendo coloro i quali causano i massimi danni all'ambiente e coloro i quali dunque non possono in alcun modo essere la soluzione. L'ambientalismo neopadronale fa di tutto per evitare che la lotta per l'ambiente si congiunga con la lotta contro il capitale. Proprio a questo servono figure massivamente spinte dal sistema come Greta. Oltre a ciò, i padroni del caos trasformano anche la questione ambientale in un fattore di business, mediante la tanto in voga green economy, dove naturalmente l'accento cade tutto su economy ben più che su green.

di Diego Fusaro