Ucraina-Russia, nel Mar Nero raddoppiate le navi russe. Kiev: "Probabili attacchi con missili e droni"

La flotta russa di stanza nel Mar Nero sarebbe raddoppiata. A dirlo corrispondenti delle forze militari ucraine. Kiev teme attacchi missilistici e da droni

Nel Mar nero le navi russe sono raddoppiate di numero. Secondo i report dell'esercito ucraino, la Russia avrebbe portato la flotta da 4 a 8 unità a partire dalla serata del 24 febbraio.

Ucraina-Russia, nel Mar Nero raddoppiate le navi russe

"La flotta di navi da guerra nel Mar Nero è raddoppiata rispetto a stamattina. Ora conta 8 navi": questo il comunicato postato sulla pagina Facebook ufficiale dal commando militare ucraino di stanza nella regione meridionale. "Dato il fermento aereo nemico" - si legge ancora sull'aggiornamento social - "questo potrebbe significare che sono in fase di preparazione attacchi tanto missilistici quanto con droni".

Una delle nuove unità aggiunte alla flotta, secondo fonti dell'esercito ucraino, sarebbe una fregata equipaggiata con 8 missili Kalibr, vecchie conoscenze dei sistemi difensivi approntati da Kiev. Sabato 18 febbraio, infatti, la Russia ha lanciato 4 Kalibr proprio da una delle navi che solcano il Mar Nero, due dei quali sono stati poi abbattuti dall'antimissilistica ucraina.

Navi russe raddoppiate nel Mar Nero, l'allarme di Kiev: "Probabili attacchi con missili e droni"

Non si tratta, tuttavia, di un'eccezione nelle strategie offensive adottate da Mosca. Gli attacchi missilistici dal Mar Nero rappresentano infatti una costante, una parte rilevante del piano militare del Cremlino avente per obiettivo infrastrutture strategiche e impianti di produzione energetica sul territorio ucraino.

Per questo la flotta russa, che dal 2014 pattuglia le coste della penisola della Crimea, potrebbe ancora giocare un ruolo di primaria importanza nel quadro dei delicati equilibri bellici. 

Le preoccupazioni dei potenti del mondo, al momento, sembrano però essere ben altre. A Bengaluru, in India, è infatti in corso un importante concilio tra i ministri della finanza e i direttori delle banche centrali facenti parte del G20. Il tema? Trovare un accordo su come descrivere il conflitto in Ucraina. Diverse le posizioni: la Russia continua a definire l'aggressione ai danni di Kiev come una "operazione militare speciale", rifiutandosi dunque di chiamarla "invasione" e trovando un appoggio nella Cina di Xi Jinping, mentre la maggioranza dei delegati affiliati al blocco occidentale e atlantista spinge per il termine "guerra". Nel mezzo si trova l'India, che giovedì 23 febbraio si è astenuta dal voto di condanna della Russia presso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e ora fa spallucce di fronte alla ferma intenzione occidentale di affibbiare l'etichetta di "guerra" all'offesa russa ai danni dell'Ucraina.