Moldavia, Russia: "Transnistria nel mirino del battaglione Azov. Daranno colpa a Mosca". Chișinău nega

Nuovo allarme del Ministro della Difesa russo Sergej Šojgu su Telegram. Il governo moldavo smentisce: "Seguite le fonti ufficiali e credibili". Così Chișinău cerca di assicurarsi l'entrata in Europa

"Da Kiev è pronta un'offensiva in Transnistria": così da Mosca il Ministro della Difesa russo Sergej Šojgu lancia un nuovo allarme. Il messaggio, apparso sul suo canale Telegram, accusa l'Ucraina di star architettando un'operazione di sabotaggio ai danni della Russia.

Moldavia, Russia allerta: "Transnistria nel mirino del battaglione Azov

Soldati scelti del battaglione ucraino Azov sarebbero i protagonisti del piano tramato dai vertici di Kiev, stando sempre alle indiscrezioni provenienti dal Cremlino e riportate dall'agenzia Ria Novosti. Le modalità farebbero invidia ai migliori film di spionaggio: i "sabotatori - riferisce Sojgu - "indosseranno uniformi dell'esercito russo" per dirottare la colpa su Putin. Dopo le dichiarazioni di ieri, 22 febbraio, la Transnistria è infatti piombata al centro dell'attenzione mediatica. Il sentore di molte delle cancellerie occidentali è che le mire dello zar presto lo condurranno a ingaggiare un conflitto armato anche con la regione separatista ancora sotto la giurisdizione moldava.

Proprio dal governo della Moldavia, infatti, sono arrivate le prime smentite alle illazioni di Mosca. "Le autorità statali non confermano le informazioni disseminate questa mattina dal ministero della Difesa russo", ribatte un messaggio sul canale Telegram ufficiale del governo moldavo. "Invitiamo alla calma e esortiamo la cittadinanza a seguire le fonti ufficiali e credibili della Moldova". Poi la rassicurazione: "Le nostre istituzioni cooperano con partner stranieri e in caso di pericolo per il Paese informeranno senza indugio".

Capibili le ragioni della presa di posizione dei vertici moldavi. Lo scorso 17 febbraio, infatti, si è insediato il nuovo governo a guida di Dorin Recean, il quale subito ha messo in chiaro sul suo profilo Twitter la linea politica che intende seguire: "Siamo pronti a continuare il viaggio alla volta dell'integrazione nell'Unione Europea". La smentita di oggi, quindi, rappresenta un ulteriore conferma della parte scelta da Chișinău: sostegno all'Ucraina per assicurarsi le simpatie dei colleghi europei.

Secondo le ultime indiscrezioni, massicci movimenti delle truppe ucraine si sarebbero registrati nei pressi del confine con la Transnistria, lungo l'autostrada Kirovograd a pochi chilometri dal checkpoint di Platonovo. Il primo obiettivo potrebbe essere il villaggio di Kolbasna, dove si troverebbero ingenti depositi di munizioni per le truppe russe. Il contingente agli ordini di Mosca di stanza in Transnistria, secondo le stime, conterebbe circa 1500 unità, numero insufficiente a fronteggiare un massiccio attacco da parte delle forze ucraine.