Guerra in Ucraina, 16enni chiamati alle armi: l'Occidente chiede il sacrificio umano

Questa barbarie, questa carneficina deve finire

SCRITTI BELLICI

L’Ucraina richiama alle armi i ragazzini di 16 anni

Secondo fonti autorevoli – more solito smentite dai censori della rete – l’Ucraina avrebbe richiamato alle armi i ragazzini di 16 anni. Non so se sia vera ma, ciò nonostante, il dolore che provo leggendo la notizia è direttamente proporzionale alla mia indignazione: una mossa tanto inutile e disperata fu fatta dalla Germania nazista, non servì a ritardarne la caduta ma costò la vita a migliaia di adolescenti.
L’Occidente è giunto a questo punto: richiede il sacrificio umano.
La nostra ipocrisia è rivoltante: inviamo miliardi di Euro di armamenti ma non abbiamo imposto una no fly zone. Ufficiali della NATO coordinano l’esercito ucraino ma la notizia viene bollata come fake news per evitare la Terza Guerra Mondiale.
Nel frattempo, un intero popolo porta sulle proprie spalle tutto il peso degli errori della nostra politica internazionale e si sacrifica in una guerra tanto insensata quanto anacronistica.
Ho orrore di tutto. A Euromaidan, di persona, nel 2014, ho constatato coi miei occhi che non c’è nulla di semplice, di riducibile alla solita morale americana, disneyana: da una parte i buoni, dall’altra i cattivi. Una rivoluzione fomentata dagli americani era appoggiata dalla maggior parte degli ucraini dell’Ovest, stanchi di essere governati dagli oligarchi dell’Est. La Nazione era spaccata, divisa, contesa tra fazioni.
Gli americani hanno scelto i nuovi governanti – tutti quelli in carica dal 2014 a oggi – emblematico un audio in cui si sentono i commenti sui fratelli Klyčko.
Sono un pacifista convinto, da sempre. Secondo qualche idiota, quando scoppia una guerra, anche un pacifista dovrebbe schierarsi da una parte o dall’altra, senza ambiguità. La stessa logica viene applicata al diritto: il ripudio della guerra come strumento di soluzione delle controversie internazionali varrebbe unicamente in tempo di pace.
Io sono convinto del contrario. Non giustifico l’invasione russa ma condanno la soppressione dei diritti dei russofoni nel Donbass (sono stato a Donetsk, so di cosa scrivo).
La soluzione diplomatica andava ricercata prima del conflitto, ma va comunque ricercata anche oggi e così fino a quando potrà essere utile a salvare la vita anche soltanto di uno dei ragazzini mandati al fronte, ucraini o russi.
Questa barbarie, questa carneficina deve finire.
Invece, i veri responsabili se ne stanno tranquillamente seduti sulle loro poltrone e cinicamente continuano a fare gli interessi dei loro mandanti, che si arricchiscono a dismisura grazie alla guerra e ambiscono a spartirsi le enormi ricchezze della Federazione Russa.
In una meravigliosa intervista, il Colonnello Douglas MacGregor fa il punto della situazione. Ciò che dice è illuminante e conferma il ruolo determinante del Deep State. In sintesi, gli americani hanno violato gli accordi di Minsk, instaurato un regime neonazista ai confini della Federazione Russa e impiantato laboratori per la guerra biologica, finanziati anche dalla società partecipata da Hunter Biden.
Douglas MacGregor – già consulente di Donald Trump – potrà essere considerato un oppositore di Joe Biden, ma difficilmente si potranno confutare le sue affermazioni. Tra l’altro, conferma la notizia che l’Ucraina abbia coscritto i sedicenni.
Una sua considerazione mi ha particolarmente colpito: gli unici che spingono per una terza guerra mondiale, oltre agli ucraini, abitano a Varsavia o a Vilnius. Ascoltando le dichiarazioni di molti politici – anche di casa nostra – non sono tanto ottimista. L’umanità è spaventosamente idiota, irresponsabile, cieca, insensibile ora come nei tempi più bui della sua Storia. Per questo è importante gridare: ora basta! Sacrificare i ragazzini non servirà a nulla. Ripartiamo dagli accordi di Minsk, torniamo al tavolo delle trattative.
Può darsi che un trattato di pace scontenti tutti, ma io vedo le cose dal punto di vista pacifista: è l’unica chance di sopravvivenza per molti esseri umani ed è un preciso dovere morale di tutti noi, di TUTTI NOI rifiutare anche soltanto l’idea astratta di sacrifici umani in nome degli interessi geopolitici.


di Alfredo Tocchi, 15 febbraio 2023