Sanzioni Russia, von der Leyen prepara decimo pacchetto di € 11 mld, per un totale di circa € 150 mld in un anno

Si tratta di sanzioni in gran parte simboliche, in quanto la Russia può spostare le proprie esportazioni verso paesi non coinvolti nella sanzioni (ad esempio la Cina). E le esportazioni russe per altro possono essere anche oggetto di "triangolazioni" ritornando poi in Europa, stesso discorso per le importazioni

Ursula von der Leyen, nel corso di un intervento alla plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo, ha proposto il decimo pacchetto di sanzioni alla Russia. La speranza della presidente della Commissione europea è che questo ennesimo pacchetto sia più efficace degli altri nove. L'economia russa, infatti, almeno per adesso, non è sembrata essere crollata, al contrario di quanto si è detto e ripetuto negli ultimi mesi.

Sanzioni Russia, von der Leyen prepara decimo pacchetto di € 11 mld, il totale sale a € 150 mld in un anno

"Per mantenere la pressione, proponiamo un decimo pacchetto di misure con nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia", ha iniziato la presidente della Commissione europea. "Questo pacchetto ha un valore complessivo di 11 miliardi di euro", ha continuato von der Leyen. “Proponiamo, tra le altre cose, restrizioni all’esportazione di molteplici componenti elettroniche utilizzate nei sistemi armati russi, come droni, missili ed elicotteri. Ma ci sono anche centinaia di droni di fabbricazione iraniana utilizzati dalla Russia sui campi di battaglia in Ucraina, che uccidono i civili ucraini. Questo è atroce".

E ancora: "Per la prima volta, proponiamo di sanzionare anche le entità iraniane, comprese quelle legate alla Guardia rivoluzionaria iraniana. È nostro dovere sanzionarle e affrontare l’Iran in merito alla fornitura di droni e al trasferimento di conoscenze per costruire siti di produzione in Russia".

"Putin voleva il crollo dello Stato ucraino", prosegue von der Leyen. "Abbiamo aiutato l’Ucraina a rimanere operativa, anche nelle ore più buie. A distanza di un anno, i perfidi piani di Putin continuano a essere sventati dalla coraggiosa nazione ucraina. La Russia si è completamente allontanata dall’Europa, la sua più importante relazione economica, e si è isolata sulla scena mondiale".

Infine: "Un anno dopo, questo Parlamento ha accolto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky come il vero eroe che è, e le fantasie imperiali di Putin si sono svegliate di fronte a una triste realtà, mentre i sogni dell’Ucraina sono più forti che mai. E prevarranno".

Russia, sanzioni e cifre

  • Il divieto di esportazione dei beni di lusso dell'UE priva le élite russe di prodotti quali automobili, orologi e gioielli. Il divieto di importazione riguarda prodotti emblematici russi come la vodka e il caviale.
  • Il divieto di importazione di carbone russo colpisce un quarto di tutte le esportazioni russe di carbone a livello mondiale e comporta una perdita di entrate pari a 8 miliardi di euro all'anno per la Russia.
  • Sul fronte delle esportazioni, ad oggi il valore totale stimato delle restrizioni all'esportazione di beni e tecnologie è pari a 32,5 miliardi di euro. Questa cifra rappresenta il 36% delle esportazioni dell'UE prima dell'invasione.
  • Il 57% delle importazioni pre-belliche, pari a 89,9 miliardi di euro, è interessato dalle sanzioni.
  • Il valore totale delle restrizioni all'esportazione di servizi è pari a 3,28 miliardi di euro (il 16% delle esportazioni di servizi dell'UE verso la Russia nel 2021).
  • Nessuna delle misure adottate dall'UE riguarda in alcun modo il commercio di prodotti agricoli e alimentari, compresi il frumento e i fertilizzanti, tra i paesi terzi e la Russia.