Consiglio Ue, Macron frena sui jet all'Ucraina. Sui migranti rilancio sui controlli alle frontiere
Intesa sugli aiuti di Stato, non sui jet da inviare all'Ucraina. Gelo tra Italia e Francia, sui migranti si rafforzano le misure
Un consiglio Ue servito per fare il punto sulle questioni più spinose come la guerra in Ucraina, i migranti e gli aiuti di Stato. Sul primo punto, che consisteva in un invio di caccia a Kiev si è espresso Macron che racchiude il pensiero, almeno attuale dell'UE: "È impossibile consegnare gli aerei all'Ucraina a breve". Un vertice a cui ha presenziato anche Zelensky, in mattinata al Parlamento Europeo e che ha visto durante la giornata infuocarsi la polemica riguardo il vertice della sera prima in Francia tra Macron e Scholz, con Meloni non invitata.
Consiglio Ue, niente caccia a Kiev e controlli rafforzati alle frontiere
I leader si sono dati nuovamente appuntamento a marzo ma il più è fatto, almeno sul lato migranti, su cui c'è stato secondo Michel "uno scambio molto costruttivo, franco, pieno di rispetto reciproco". "È un argomento che interessa tutti, dobbiamo dare una risposa europea. Ci sono tre ambiti: l'azione esterna, che va rafforzata, la questione dei rimpatri, abbiamo identificato le questioni sulle quali dobbiamo lavorare per portare a un aumento del tasso di rimpatrio. Poi c'è la questione del controllo delle frontiere esterne", la più importante "e qui dobbiamo assegnare più fondi".
Sul lati economico flessibilità sull'uso dei fondi esistenti da un lato ma aiuti di Stato più rapidi e estesi dall'altro. Anche qui ha fatto il punto Charles Michel: "Stiamo utilizzando gli strumenti disponibili, significa che abbiamo bisogno di adattare il regime sugli aiuti di Stato ma in un modo che ci permetta di difendere l'integrità del mercato unico, tenendo conto anche della competitività globale".
"Poi ci sono gli strumenti esistenti: ci sono i finanziamenti Ue e vogliamo che siano più flessibili. Il Consiglio europeo, sulla base delle conclusioni di oggi, conta sulla Commissione per prendere ulteriori passi".
Meloni: "Soddisfatta"
La premier Giorgia Meloni nonostante la giornata di dissidi con Francia e Germania si dice "soddisfatta" del vertice Ue. "Sono molto soddisfatta del risultato di questo Consiglio Europeo, ma penso che valga la pena di approfondirlo un po'. Per cui, se avete voglia, ci vediamo domattina e ne discutiamo con calma", ha detto ai giornalisti riferendosi alla conferenza stampa di quest'oggi.