Attentato Nord Stream 1 e 2, Seymour Hersh (Premio Pulitzer): "Usa e CIA dietro l'esplosione tramite ordigni C4"
È il giornalista Premio Pulitzer Seymour Hersh stavolta ad esprimersi sul caso degli attentati ai Nord Stream 1 e 2 dello scorso settembre. Certificata la collaborazione della Norvegia con la Casa Bianca, esplosivi C4 fatti detonare tre mesi dopo esser stati piazzati lungo gli oleodotti
Emergono nuovi scottanti particolari riguardo gli attentati ai Nord Stream 1 e 2 condotti lo scorso 26 settembre. Ad esprimersi stavolta è una firma di punta, "il più grande reporter investigativo americano", Seymour Hersh. Premio Pulitzer e personalità stimata, ha raccontato sulla piattaforma Substack in cui scrive che l'esplosione dei gasdotti è stata in realtà un'azione ordinata dalla Casa Bianca e portata avanti dalla CIA in collaborazione con la Norvegia, che solo un giorno dopo, il 27 settembre ha inaugurato il Baltic Pipe, che connette Oslo con la Polonia e trasporta il gas ai Paesi limitrofi attraverso la Danimarca. Una versione, quella dello scrittore, già anticipata dal Giornale d'Italia, che aveva riportato come nell'attentato fossero coinvolti la marina polacca con supporto danese, svedese e norvegese dietro la regia degli Stati Uniti e del Regno Unito. Il nostro giornale ha anche condotto anche un reportage esclusivo sull'isola di Bornholm, isola interessata dal sabotaggio.
Attentato Nord Stream 1 e 2, Seymour Hersh: "Usa e CIA dietro l'esplosione"
Seymour Hersh vincitore di un premio Pulitzer per le sue indagini in ambito militare, ha spiegato per filo e per segno sulla come è stata portata avanti l'operazione ordita dalla Casa Bianca: "L'estate scorsa, i sommozzatori della Marina, sotto la copertura di un’esercitazione NATO nota come Baltops 22, hanno piazzato degli ordigni esplosivi C4 ad attivazione remota che tre mesi dopo hanno distrutto tre dei quattro gasdotti di Nord Stream".
Gli ordigni sarebbero poi stati "attivati da una boa sonar lanciata da un aereo". Una collaborazione fondamentale è arrivata da Oslo: lo scorso 26 settembre infatti un aereo di sorveglianza P8 della marina ha svolto un "ruolo apparentemente di routine" ma che è in realtà servito per lanciare la boa del sonar. "Il segnale si è diffuso sott’acqua, inizialmente al Nord Stream 2 e poi al Nord Stream 1”, precisa.
Hersh: "Europa non interessata a scoprire la verità. Biden ha impiegato 9 mesi per il piano"
Hersh punta il dito contro i grandi media, rei di non essere "interessati a conoscere la verità su questo grave attentato, che ha fatto saltare in aria un’infrastruttura energetica di livello strategico per la Germania in primis, ma anche per l’intera Europa". Per il Premio Pulitzer "I governanti europei preferiscono glissare sulla questione perché non hanno alcuna possibilità di protestare o di giustificarsi davanti ai propri popoli. L’Europa è ormai ridotta a un protettorato di Washington", spiega, accusando l'amministrazione Biden.
Ha infatti impiegato nove mesi il presidente degli Usa per discutere ed elaborare il piano. È quanto scrive Seymour Hersh a proposito dell'attentato ai Nord Stream 1 e 2. "Per gran parte di quel periodo, il problema non era se portare a termine la missione", ma evidentemente "come farla".
Seymour Hersh accusa gli Stati Uniti, Casa Bianca e Cia provano a smentire
Alle accuse del Premio Pulitzer che ha descritto come è avvenuto l'attentato compiuto ai danni dei gasdotti che trasportano il gas in Europa lo scorso settembre, sono arrivate le pronte repliche delle portavoci della presidenza e della CIA. Adrienne Watson e Tammy Thorp, hanno seccamente spiegato: "Questo è completamente falso e una totale invenzione". Delle dichiarazioni che non basteranno a placare le polemiche considerato il tenore del personaggio che ha mosso le accuse.
Usa contro un eventuale avvicinamento tra Berlino e Mosca
L'apprezzato giornalista ricorda come ci sia un particolare motivo strategico che ha spinto gli Usa a ricorrere a tanto. Una messa in esercizio del Nord Stream 2 provocherebbe un avvicinamento tra Berlino e Mosca e di conseguenza aumento degli introiti dalla vendita di gas per il Cremlino. "Finché l’Europa continuerà a dipendere dai gasdotti per l’approvvigionamento di gas naturale a basso costo, Washington temeva che Paesi come la Germania sarebbero stati riluttanti a fornire all’Ucraina il denaro e le armi necessarie per sconfiggere la Russia". Di lì a poco la chiamata di Joe Biden al suo consigliere Jake Sullivan per far scattare il piano.