Ucraina, Trump tuona contro Biden: "Prima i tank, poi le testate nucleari. Mettere fine alla guerra"

L'ex presidente americano prende posizione dopo l'ok di Biden all'invio dei carri armati all'Ucraina

L'ex presidente Usa Donald Trump si è schierato contro la scelta, discussa, di Joe Biden di inviare i carri armati Abrams 1 all'Ucraina. Il tycoon che può festeggiare la riammissione su Facebook e Instagram dopo 2 anni è entrato a gamba tesa dichiarando: "Prima arrivano i tank, poi le testate nucleari. Bisogna mettere fine a questa guerra folle adesso. È così facile", spiega Trump.

Ucraina, Trump a gamba tesa contro Biden

La scelta degli Usa di inviare i tank Abrams all'Ucraina, tanto veloce quanto discussa, non ha ricevuto il placet dell'ex inquilino della Casa Bianca nonché prossimo sfidante alle presidenziali del 2024 Donald Trump, il quale spinge almeno a parole per mettere fine alla guerra. Anche pochi mesi fa non aveva riservato parole dolci all'attuale presidente, dichiarando: "È stato lui (Biden, ndr) a costringere Putin: senza pace sarà Terza guerra mondiale". Un termine rientrato in voga di recente dato che lo stesso Biden lo pronunciò a marzo 2022 preannunciando quello che sarebbe accaduto.

La decisione di inviare i carri armati all'Ucraina, più che una scelta strategica arriva per mettere fine alle tensioni dietro le quinte degli Alleati, risolte da Biden nella maniera più semplice e rapida che segue quanto fatto dall'amministrazione Usa dallo scorso febbraio: armare fino ai denti l'Ucraina rinfocolando il conflitto. Una scelta decisa anche dalla Germania che invierà i Leopard 2 a Kiev dopo alcune ore di indecisione.

Trump reintegrato su Facebook e Instagram

Intanto Trump che continua ad inviare i suoi pensieri su Truth, è stato reintegrato da Meta reintegra Donald Trump. Anche Twitter con la nuova gestione di Musk ha già optato per il reintegro, respinto per il momento dall'ex premier. "In via generale non vogliamo intralciare il dibattito sulle nostre piattaforme, soprattutto in un contesto di elezioni democratiche. Il pubblico deve essere in grado di ascoltare quello che i politici hanno da dire - il bello, il brutto e il cattivo - in modo da poter effettuare scelte informate ai seggi", ha affermato Nick Clegg, il presidente dei global affairs di Meta.

La "sospensione" di Trump è avvenuta in modo unanime da tutti i social dopo i fatti di Capitol Hill del gennaio del 2021. "Una decisione straordinaria presa in circostanze straordinarie".