Ucraina, Germania conferma l'invio di 14 carri armati Leopard a Kiev: il via libera di Scholz

La Germania autorizzerà anche i partner che vogliono consegnare i propri tank a Kiev. Secondo le previsioni, gli alleati europei stanno discutendo il trasferimento di un totale di 80 carri armati per formare due battaglioni di 40 veicoli

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato al suo gabinetto l'invio di 14 Leopard 2A6 all'Ucraina. È quello che si legge in una nota del ministro della Difesa tedesco, Pistorius: "I tank potranno essere in Ucraina nel giro di tre mesi". Contemporaneamente, gli Usa sono pronti ad inviare a Kiev 30 tank Abrams M1. Un patto tra le due nazioni, alla base dell'invio di armamenti. 

Germania conferma l'invio di 14 carri armati all'Ucraina

Arriva la svolta sui tank per l'Ucraina: non c'è ancora una dichiarazione ufficiale, ma gli Stati Uniti sarebbero pronti a inviare circa 30 Abrams M1, punta di diamante dell'equipaggiamento militare a stelle e strisce. Via libera del governo tedesco, invece, per la consegna di 14 carri armati Leopard. L'annuncio è stato dato dalla cancelleria tedesca. 

La Germania autorizzerà velocemente anche i partner che vogliono consegnare i propri tank a Kiev. Secondo lo Spiegel, gli alleati europei stanno discutendo il trasferimento congiunto di un totale di 80 carri armati Leopard 2 per formare due battaglioni di 40 veicoli. 

Invio di tank all'Ucraina  

Le forze armate russe, in risposta, si sono dette pronte a distruggere i carri armati di fabbricazione statunitense e altri equipaggiamenti militari della Nato se verranno forniti all'Ucraina. Lo ha riferito l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, sottolineando che Washington vuole infliggere alla Russia una "sconfitta strategica". Secondo i vertici dell'esercito di Mosca, l'equipaggio della fregata Ammiraglio Gorshkov "si è esercitato a colpire con un missile ipersonico Zircon un obiettivo che simulava una nave da guerra nemica a una distanza di oltre 900 chilometri". 

Sul fronte del campo, le forze armate ucraine hanno ammesso di essersi ritirate da Soledar, nel Donetsk. Mosca aveva già annunciato il 13 gennaio di aver sconfitto gli ucraini nella città orientale. "Dopo mesi di combattimenti difficili, le forze armate ucraine l'hanno lasciata per ripiegare su posizioni preparate", ha dichiarato il portavoce militare per la zona orientale Serguii Tcherevaty.