Qatargate, il Belgio rinuncia alla consegna di figlia e moglie di Panzeri dopo la collaborazione dell'ex eurodeputato
Sono attesi per questa mattina in Procura a Milano i detective belgi che indagano sulla presunta corruzione
Svolta sul caso Qatargate: la procura belga ha infatti detto "no" alla consegna di moglie e figlia di Antonio Panzeri, l'ex eurodeputato coinvolto nello scandalo delle mazzette. La collaborazione di Panzeri con la magistratura belga oltre ad una riduzione della pena ad un anno di reclusione, una multa e la confisca di tutti i beni finora acquisiti per circa un milione di euro ha portato anche alla concessione dei suoi familiari più stretti che non verranno più estradati in Belgio.
Qatargate, il Belgio rinuncia alla consegna di figlia e moglie di Panzeri
Silvia Panzeri e Maria Dolores Colleoni dunque resteranno in Italia. È questa la decisione della procura belga mentre oggi sono attesi a Milano i detective belgi che indagano sulla presunta corruzione. Panzeri si trova attualmente in carcere, a Bruxelles, così come Eva Kaili, l'altro esponente di spicco coinvolto nello scandalo Qatargate. Il suo avvocato ha spiegato che Panzeri farà presto altri nomi di altri politici coinvolti nello scandalo. I media greci qualche settimana fa, parlavano addirittura di 60 esponenti coinvolti.
Tornando a Panzeri, La rinuncia alla consegna, come ha riferito l'avvocato Angelo De Riso, che con il collega Nicola Colli difende le due donne ora ai domiciliari in Italia, si evince da un documento che è stato notificato in queste ore. I legali prenderanno contatto con la Corte d'Appello di Brescia che ha dato il via libera alla consegna delle due donne. "Si tratta di capire - ha spiegato l'avvocato De Riso - se tale atto comporta la liberazione per le mie assistite". Al momento, per Maria Dolores Colleoni il prossimo 31 gennaio è fissata l'udienza in Cassazione contro la consegna, mentre per la figlia è appena stato presentato ricorso sempre in Cassazione.
Detective belgi in Procura a Milano
Intanto questa mattina in Procura sono arrivati i detective belgi per incontrare il procuratore capo Marcello Viola e e la Finanza. Sul tavolo oltre ad alcune attività tecniche riguardanti le copie forensi dei dispositivi informatici, come pc e telefoni, sequestrati dalle Fiamme Gialle a partire dal 9 dicembre, si farà il punto riguardo il coordinamento dell’attività in vista di ulteriori ordini di investigazione europea.