Guerra in Ucraina, Usa verso l'invio di carri armati Abrams M1. Mosca replica: "Li distruggeremo"
La Germania conferma l'invio di Leopard 2 e gli Usa sono pronti ad armare ulteriormente Kiev. Secca la replica di Mosca: "I carri armati Abrams M1 verranno distrutti come le altre armi Nato"
Dagli Usa arriva il via libera: 30 carri armati Abrams M1 all'Ucraina. Una decisione arrivata dopo che ieri i principali media statunitensi tra cui i Wall Street Journal aveva parlato della strategia di Washington di inviare ulteriori mezzi pesanti a Kiev, come per altro chiesto da Stoltenberg. Una decisione seguita dalla Germania che dopo giorni di tira e molla ha optato per il sì all'invio dei carri armati Leopard 2. E non si è fatta attendere la replica di Mosca che in merito all'invio dei carri armati Usa ha commentato: "Se viene presa la decisione di trasferire a Kiev gli M1 Abrams, i carri armati americani senza dubbio verranno distrutti come tutte le altre dotazioni militare della Nato".
Guerra in Ucraina, Usa inviano 30 carri armati Abrams M1. La replica di Mosca
L'ambasciata russa negli Usa, tramite Anatoly Antonov, ha aggiunto in merito all'invio dei 30 carri armati Abrams M1: "Durante tutta la crisi ucraina - ha affermato - l’amministrazione ha utilizzato ripetutamente la tecnica di pubblicare informazioni sui media alla vigilia di consegne significative di armi e attrezzature al regime di Kiev. Un’analisi dell’intera sequenza delle azioni di Washington mostra che gli americani stanno costantemente aumentando il livello dell’assistenza militare al loro governo fantoccio".
"Una provocazione scandalosa" vengon definite le forniture degli Abrams M1 a Kiev. Antonov rincara spiegando che gli Usa "alzano il livello di assistenza militare" all’Ucraina, quando l’esercito russo dimostra successi durante l’operazione speciale. "Ovviamente, Washington sta deliberatamente cercando di infliggerci una sconfitta strategica". Mosca crede che le ultime azioni degli Stati Uniti volgano a rappresentare un'assistenza per attaccare la Crimea. Non è un segreto infatti che l'alleato a stelle e strisce voglia spingersi ulteriormente oltre, aiutando Kiev a riconquistare la penisola, "che è parte integrante del Paese" come ha dichiarato pochi giorni fa la portavoce del Pentagono.