Brasile e Argentina verso la moneta unica, si chiamerà Sur
L'obiettivo è ridurre la dipendenza dei due Paesi sudamericana dalla forza del dollaro
Novità economiche finanziarie giungono dal Sud America. Brasile e Argentina annunceranno infatti questa settimana l’avvio dei lavori per arrivare a una moneta comune tra i due Paesi. Lo riporta il Financial Times, rivelando che la valuta si chiamerà ‘Sur’, in spagnolo significa ‘sud’. A dare la notizia dovrebbero essere i due presidenti Alberto Fernández e Luiz Inácio Lula da Silva che saranno insieme a Buenos Aires per il vertice del Celac, la comunità dei 33 Stati latinoamericani e dei Caraibi. L’obiettivo è quello di rafforzare il commercio tra i due Paesi – nei primi 11 mesi del 2022 l’interscambio ha superato i 26 miliardi di dollari, in aumento del 21% – e di ridurre la dipendenza dal dollaro Usa. Inizialmente, la nuova moneta sarebbe accettata in parallelo al real brasiliano e al peso argentino. “Cominceremo a studiare i parametri necessari, che includono tutto quel che va dai temi fiscali alla grandezza dell’economia fino al ruolo delle banche”, conferma al quotidiano finanziario il ministro dell’Economia argentino Sergio Massa. L’opportunità di aderire sarebbe offerta infatti anche ad altre nazioni del Sud America. La mossa potrebbe creare la seconda maggiore area monetaria al mondo dopo quella dell’euro: se si estendesse a tutta l’America latina rappresenterebbe il 5% del pil globale. Contro il 14% dell’Eurozona. Ci vorranno comunque diversi anni, considerando che per arrivare all’euro ne sono serviti 35, ricorda Massa. Discussioni su una valuta comune c’erano già state negli ultimi anni, ma si sono scontrate con l’opposizione della banca centrale brasiliana. Ora che i due Paesi sono entrambi governati da leader di sinistra, il progetto potrebbe godere di un supporto politico più forte. I vantaggi sarebbero particolarmente evidenti per l’Argentina, nota il Financial Times, dove l’inflazione annua si sta avvicinando al 100%.