Ucraina, il guitto Zelensky annuncia: "Anche l'Italia sarà costretta a entrare in guerra". Ecco cosa ci attende

Così si è espresso l'attore Nato a "porta a porta" con parole davvero inquietante. L'intervista al guitto rappresenta già di per sé una pagina assai triste di ideologia

"Anche L'Italia sarà costretta a entrare in guerra". Sono queste le sconcertanti parole pronunciate dal guitto dei guitti, l'attore Nato, il presidente della sventurata Ucraina, Zelensky. Egli così si è espresso senza perifrasi nel corso della intervista che lo ha visto protagonista nella nota intervista politicamente corretta di ortopedizzazione neoliberale e atlantista delle masse chiamata "porta a porta", e naturalmente pagata dai contribuenti italiani con il canone RAI. L'intervista al guitto rappresenta già di per sé una pagina assai triste di ideologia, con lo scopo chiarissimo di "educare" gli italiani alla docile e magari anche felice accettazione della guerra come strumento di "difesa della democrazia" e di "protezione dei valori occidentali". Ovviamente, non si è mai visto da un anno a questa parte su alcun canale italiano o su alcun giornale italiano un solo oppositore del vitto, un solo sostenitore della tesi secondo cui l'Ucraina dovrebbe cercare la via diplomatica anziché la guerra totale con la Russia. E credo di poter dire ragionevolmente che il medesimo accada nel resto dell'Europa, ridotta integralmente a colonia senz'anima di Washington e del suo imperialismo etico con tanto di missili democratici e di bombe intelligenti. La linea del guitto nella quale si esprime senza riserve l'imperialismo di Washington dovrebbe essere ormai chiara anche a un bambino: cercare a tutti i costi, sia quel che sia, lo scontro totale con la Russia di Putin, poiché l'obiettivo ultimo non è quello di proteggere l'Ucraina ma di aggredire la Russia, rendendola una dépendance di Washington mediante un regime change che sostituisca Putin con un fantoccio analogo al guitto ucraino. Ecco perché a giudizio di quest'ultimo l'Italia sarà presto costretta a entrare in guerra. Il non detto ovviamente è che sarà costretta a farlo perché glielo imporrà direttamente Washington, che già le ha imposto dall'alto di fare sanzioni alla Russia contro il proprio interesse nazionale e di mandare armi all'Ucraina contro la propria Costituzione. Del resto non sarà sfuggito a nessuno il fatto che Washington e l'Ucraina, che è poi il suo bastone contro la Russia, di tutto stiano facendo fuorché adoperarsi realmente per addivenire a soluzioni diplomatiche di pace. Mentre naturalmente tutti i media occidentali allineati alla voce del padrone vanno ripetendo che la guerra è voluta da Mosca ed è tutta colpa di Putin. Il capolavoro dell'ideologia, il capolavoro della menzogna.

di Diego Fusaro