La Francia salvi la baguette in crisi

Il simbolo storico della panetteria transalpina in difficoltà per l'aumento dei prezzi energetici e il Governo di Parigi interviene a sua difesa

La tradizionale baguette parigina è a rischio, perché sta diventando sempre più cara. La colpa? L'incremento dei costi dell'energia, capaci di mettere in ginocchio migliaia di attività commerciali in tutta la Francia. Con un'inflazione annua del 6 per cento e aumenti delle tariffe del 10-12 per cento, numerose panetterie stanno lottando per sopravvivere. Per salvare i "250 grammi di magia e perfezione", come li definì il presidente francese Emmanuel Macron, il Governo, in accordo con i fornitori di materie prime, permetterà alle boulangeries in difficoltà economica di negoziare nuovi piani di pagamento per il 2023. Secondo quanto riportato dalla Reuters, le principali società energetiche transalpine hanno accettato l'accordo, impegnandosi a "sciogliere i contratti quando i prezzi sono aumentati in modo proibitivo e insostenibile per alcune panetterie", e che i contratti saranno esaminati caso per caso, offrendo assistenza finanziaria ai proprietari. La prima ministra Elisabeth Borne ha inoltre annunciato l'intenzione di sostenere ulteriormente il settore permettendo ai negozianti di ritardare il pagamento delle tasse e degli oneri sociali. Le panetterie tradizionali sono considerate un'istituzione in Francia, e lo scorso novembre l'Unesco ha riconosciuto la preparazione delle baguette tradizionali come "un'arte" e le ha elevate al rango di "emblema culinario e sociale del patrimonio immateriale dell'umanità". Tuttavia, questo riconoscimento ha messo in luce la loro progressiva estinzione, soprattutto nelle zone rurali. Nel 1970 c'erano circa 55.mila panifici artigianali in Francia, uno ogni 790 abitanti, mentre oggi ce ne sono solo 35mila, ovvero uno ogni 2mila abitanti, secondo il ministero della Cultura.