Qatargate, le valigie coi soldi e il bambino nel passeggino: come Panzeri e Giorgi ritiravano le tangenti
Le riprese delle telecamere dello Steigenberger di Bruxelles svelano l’incontro del 10 ottobre tra Panzeri, Giorgi (con la figlia nel passeggino) e il ministro del lavoro di Doha
Valigie piene di soldi e il bambino di Giorgi nel passeggino. Così Panzeri e il suo ex assistente parlamentare ritiravano i soldi. Viaggi negli hotel di lusso dove ad aspettarli c'erano alti funzionari del Qatar per corromperli, in questo caso il ministro del lavoro di Doha, Ali Ben Samikh al-Marri. L'ultimo caso il 10 ottobre scorso, quando manca poco più di un mese all'inizio dei mondiali. I tre si incontrano allo Steigenberger Wiltcher's, uno degli hotel più rinomati di Bruxelles.
Qatargate, Panzeri, Giorgi, le valigie coi soldi e il passeggino
È qui che Panzeri e Giorgi avrebbero ritirato buona parte dei soldi poi trovati dagli investigatori belgi in merito al Qatargate. All'incontro il ministro del lavoro di Doha porta con se cinque uomini e un portavaligia. Le immagini dell'hotel ripercorrono gli attimi in cui i due indagati entrano nell'hotel con valigie e trolley pronte ad essere rimpinguate di mazzette. Panzeri viene immortalato con una ventiquattrore, vuota.
Francesco Giorgi invece arriva con la figlia di nemmeno due anni nel passeggino. I due vengono accompagnati al quarto piano dove li aspettano i funzionari qatarioti. Giorgi lascerà la camera dopo mezzora, scende nella hall e lascia la figlia con una persona che sembra conoscere bene. Risale al quarto piano e passa un'altra ora. Al termine dell'incontro l'ex europarlamentare lascerà l'hotel con la stessa valigia ma evidenziata dalla Procura con un cerchio rosso, perchè, spiegano i magistrati "sembra più piena".
"Incontro non casuale", dieci giorni dopo Panzeri vede Visentini
Un incontro non casuale, dato che dieci giorno dopo, cioè il 22 ottobre Panzeri volerà a Doha in compagnia di Luca Visentini, presidente del federazione mondiale dei sindacati. Un unico scopo: dimostrare al sindacalista i passi avanti compiuti dal Qatar nel rispetto dei diritti dei lavoratori, declinando il tutto alla manifestazione dei mondiali. I biglietti aerei, come sottolinea la Procura sono stati pagati dal governo qatarino.
Il secondo motivo, che collegherebbe la vicenda è che a novembre la sessione plenaria del Parlamento europeo avrebbe dovuto votare le risoluzioni sul Qatar e sul rispetto dei diritti dei lavoratori. Per i magistrati belgi, Panzeri puntava a mettere insieme la sua Ong "Fight Impunity" con altre tre organizzazioni: la ICTJ, la Impunity Watch e la FIDH. "Per avere più peso nei circoli decisionali europei".