Parigi spegne le luci per risparmiare energia

Duro colpo per la grandeur francese, niente insegne, vetrine o monumenti illuminati di notte

La cosiddetta grandeur francese si inchina alla crisi energetica. Mezzo secolo dopo il primo shock petrolifero i transalpini devono imparare a diminuire il consumo di elettricità nelle ore di punta. Il governo ha presentato il suo "Piano di sobrietà" per affrontare un inverno difficile: risparmiare il 10 per cento in due anni. A Parigi, nella Ville Lumiere,  si inizia dalle strade: l'unica eccezione per le insegne luminose spente tra l'una e le sei, riguarda le stazioni della metropolitana, delle ferrovie e degli aeroporti. Una misura simile esisteva già dal 2012, ma finora non era mai stata applicata nelle città con più di 800 mila abitanti, mentre adesso che la crisi morde sono previste multe fino a 1.500 euro per i trasgressori. Anche gli spazi culturali della capitale si devono adeguare: la Tour Eiffel finisce di brillare alle 23, con un'ora d'anticipo, così come la Pyramide del Louvre; la Reggia di Versailles è invece al buio dalle 22. Niente luci nei parchi a tema quando sono chiusi al pubblico, e quasi tutti i teatri della capitale stanno cambiando le lampadine tradizionali con quelle a Led. All'Opéra Comique e al Teatro degli Champs-Elysées si accelera la sostituzione delle luci di scena alogene. La situazione appare più complessa sul versante cinematografico: la nuova generazione di proiettori, dotati di luce laser che consuma da 4 a 7 volte meno elettricità, ha però un costo proibitivo. E così gli esercenti delle sale chiedono sussidi pubblici che per adesso non arrivano. Sul versante sportivo è attesa una diminuzione generale del riscaldamento degli impianti, un grado in meno nelle piscine pubbliche, e un abbassamento delle luci degli stadi prima e dopo le partite. I supermercati si sono invece impegnati a ridurre l'illuminazione del 30 per cento in presenza dei clienti e del 50 per cento prima dell'apertura, per non parlare delle boutique grandi firme che inesorabilmente devono oscurare le loro griffatissime vetrine ...