Qatargate, è Cozzolino il terzo uomo dopo Panzeri e Giorgi. Verso richiesta di revoca dell’immunità

La procura belga: il deputato Ue parte della rete pro Qatar e Marocco. Verso la richiesta di revoca dell’immunità. Il tesoro italiano di Panzeri

L'"italian job" come lo chiamano ormai i media occidentali si allarga. Lo scandalo Qatargate oltre ai già arcinoti nomi di Andrea Panzeri e Francesco Giorgi vedrebbe coinvolto anche l'eurodeputato del Partito democratico Andrea Cozzolino, che formerebbe un gruppo con una "motivazione prioritaria: il lavoro con il Marocco e il Qatar in cambio di denaro. Il gruppo riceveva pagamenti per le sue attività. E nel 2019 aveva concluso un accordo per effettuare ingerenze a favore del Marocco in cambio di denaro", secondo la procura belga.

Qatargate, Cozzolino, Panzeri e Giorgi: l'"italian job"

È la seconda fase dell'inchiesta sul Qatargate, che vede oggi Panzeri, Giorgi ed Eva Kaili in carcere. Quest'ultima però ha un'udienza fissata per il 22 dicembre. E adesso si scopre che sul giro di denaro usato per corrompere gli eurodeputati in modo che parlino bene del Qatar, farebbe parte un terzo uomo: Cozzolino, appunto. Il suo nome sarebbe stato fatto anche dal compagno di Eva Kaili, Francesco Giorgi, durante l'interrogatorio di quest'ultimo, definito un "fiume in piena".

Cozzolino al momento non è indagato e prende le distanze: "Sono profondamente indignato per le vicende giudiziarie che apprendo dalla stampa e che minano fortemente la credibilità delle istituzioni europee. Personalmente sono del tutto estraneo alle indagini: non sono indagato, non sono stato interrogato, non ho subito perquisizioni né, tantomeno, sono stati apposti sigilli al mio ufficio. Sono pronto a tutelare la mia storia e la mia onorabilità in ogni sede".

La procura belga da giorni scandaglia ogni mezzo per arrivare ad eventuali accuse a carico di Cozzolino per poi chiedere al Parlamento di procedere nei suoi confronti.

Cozzolino incriminato dalle sue frasi sul Qatar

Ma ad incriminare Cozzolino ci ha pensato lui stesso, oltre Giorgi. L'europarlamentare di S&D lo scorso 24 novembre durante una risoluzione sui diritti umani relativi ai Mondiali in Qatar, invitava a riconsiderare la posizione sul Paese del Golfo. All'epoca Cozzolino dichiarò "che sarebbe sbagliato da parte del Parlamento UE accusare un Paese senza avere prove delle autorità giudiziarie competenti".