Russia, Lavrov contraddice il papa: “Invita al dialogo ma ci definisce crudeli”
Ancora tensioni tra Russia e Vaticano. A parlare è il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov, che critica direttamente le parole di Papa Francesco
Nuovo fronte di scontro per la Russia da parte di Sergei Lavrov. Questa volta a finire nel mirino della discussione è Papa Francesco, su cui il ministro degli Esteri russo si esprime in relazione alle crudeltà delle due nazionalità della Federazione Russa: “Le parole del Pontefice sulla brutalità di ceceni e buriati nella guerra in Ucraina non conferiscono autorità al Vaticano e sono dichiarazioni non cristiane”.
Russia, Lavrov contro il Papa: "Le sue sono dichiarazioni non cristiane"
A pronunciare l’invettiva nei confronti del Santo Padre è il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov: “Papa Francesco invita al dialogo, ma recentemente ha anche fatto una dichiarazione incomprensibile, per niente cristiana, individuando le due nazionalità della Federazione Russa in una categoria da cui ci si possono aspettare atrocità durante le ostilità”. Il ministro degli Esteri ha sottolineato che la Russia, così come la Buriazia e la Cecenia separatamente, hanno reagito a questa dichiarazione e ha espresso la speranza che ciò non accada di nuovo.
Russia, i rapporti con l'Occidente restano tesi
L'Occidente, secondo l'idea di Lavrov, avrebbe avuto la possibilità di fermare lo scoppio della guerra in Ucraina, accogliendo le richieste della Russia per limitare l'espansione della Nato e creare uno status di sicurezza speciale per Kiev.
"Sui rapporti con l'Occidente non si torna indietro, la Russia non li ripristinerà come erano prima del conflitto in Ucraina", ha sottolineato il ministro degli Esteri russo. "E' chiaro che se, e quando, a un certo punto i nostri vicini occidentali e gli ex partner improvvisamente si interesseranno a ripristinare in qualche modo il lavoro congiunto sulla sicurezza europea, da parte nostra non ci sarà alcun ripristino. Perché il ripristino significa quello che era prima. Ma questo non è possibile".
"Quando e se l'Occidente si renderà conto che è meglio coesistere sulla base di alcuni fondamenti reciprocamente concordati, ascolteremo ciò che l'Occidente propone ed è chiaro che dovrebbe esserci un nuovo inizio di interazione", ha sottolineato Lavrov.