Ucraina, bombardamenti russi su Kherson: autorità costrette a evacuare gli ospedali

275esimo giorno di guerra in Ucraina: Putin bombarda a tappeto Kherson e le autorità decidono di evacuare i bambini dagli ospedali

Lo ha reso noto quest’oggi il capo della regione Yaroslav Yanushevich, a causa degli incessanti bombardamenti russi sulla città appena riconquistata di Kherson, le autorità sono state costretto a evacuare i civili dagli ospedali. I bambini in cura presso l’ospedale clinico sono dovuti essere trasferiti a Mykolaiv, così come i pazienti dell’istituto psichiatrico.

Missili russi a Kherson, evacuata popolazione civile

Nel 275esimo giorno della guerra tra Russia ed Ucraina, la città di Kherson, riconquistata qualche settimana fa è stata bombardata 49 volte (giovedì), con almeno 10 vittime ed oltre 54 feriti. Visti i nuovi bombardamenti a tappeto anche nella giornata di oggi, le autorità locali hanno ritenuto necessaria l’evacuazione dei civili dagli ospedali, tra cui bambini e pazienti psichiatrici.

Secondo Stoltenberg (Nato): "Putin sta fallendo, e dunque procede con maggiore brutalità, attaccando obiettivi civili, privando le persone di luce, acqua e cibo". Il Cremlino invece rilancia attaccando la Nato: "Complice dei crimini fatti dal regime ucraino". Intanto altre fonti Nato paventano che il Cremlino sarebbe pronto addirittura ad usare delle armi chimiche nel conflitto se le cose dovessero continuare in questo modo, anche perché il massiccio utilizzo dei bombardamenti a tappeto non è sostenibile per lungo tempo neanche per la Russia stessa, sebbene possa al momento contare sul grande arsenale ricevuto in eredità dall’Impero sovietico.

Dopo gli oltre otto mesi di occupazione subiti dalle truppe di Putin, ora attestate a sud del fiume Dnepr, ecco una nuova prova per la popolazione di Kherson: resistere al “Generale Inverno” sotto la pioggia di missili in arrivo dal Cremlino. La popolazione non ha mai avuto intenzione di abbandonare le proprie case, ma ora la situazione è ulteriormente peggiorata: “Non abbiamo avuto luce per una settimana. Lunedì prossimo saranno tre settimane senza elettricità. All’inizio del conflitto non sapevo cosa fare. Non sapevo come vivere insieme ai russi. Io volevo vivere con il mio popolo. Gli ucraini. Ogni giorno salutavo i miei amici che avevano deciso di allontanarsi da Kherson. Non dimenticherò mai quello che ho provato“.

La fuga insomma, sembra in questo momento l’unica soluzione fattibile, ed infatti l’Onu ha già avvertito che potrebbero esserci altri 2 milioni, se non di più di sfollati a causa della guerra e delle sue conseguenze sui servizi nelle città, al momento per la maggior parte senza acque né luce.