Omicidio Khashoggi, Usa concedono immunità al principe saudita Bin Salman: possibile accordo petrolifero alla base
Contro Bin Salman era stata intentata una causa dalla fidanzata del giornalista ucciso nel 2018 nel consolato di Riad a Istanbul. Ma oggi il Dipartimento di Stato americano ha dichiarato di volergli concedere l'immunità, a causa del suo nuovo ruolo di primo ministro saudita
Per l'omicidio di Jamal Khashoggi, ucciso e fatto a pezzi nel consolato saudita a Istanbul nel 2018, il principe ereditario Mohammed Bin Salman, considerato il mandante, avrà l'immunità negli Stati Uniti. Esonero concesso grazie alla nomina a primo ministro saudita, avente di conseguenza diritto all'immunità. Tra l’essere considerato un paria internazionale e la concessione dell’immunità, sembrerebbe esserci di mezzo qualche accordo petrolifero. La decisione dell’amministrazione di Joe Biden di salvare il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, farà sicuramente discutere.
Omicidio Khashoggi, immunità concessa al principe saudita Bin Salman
Il principe saudita Mohammed Bin Salman avrà l’immunità nella causa intentata contro di lui dalla fidanzata del giornalista ucciso, Hatice Cengiz. La richiesta è stata avanzata dagli avvocati del Dipartimento di Giustizia, su richiesta del Dipartimento di Stato: Bin Salman è stato recentemente nominato primo ministro saudita e, di conseguenza, ha diritto all'immunità in quanto capo di governo straniero.
Khashoggi venne ucciso, e il suo corpo fatto a pezzi, nel consolato saudita a Istanbul nel 2018. La richiesta era stata presentata poco prima della scadenza del termine fissato dal tribunale, per consentire al Dipartimento di Giustizia di esprimere il suo parere in aula, sulla questione dell'immunità e su altre argomentazioni addottate dal principe per ottenere l'archiviazione del processo.
La causa contro Mohammed Bin Salman
"Mohammed Bin Salman, il primo ministro del Regno dell'Arabia Saudita, è il capo del governo in carica e, di conseguenza, è immune da questa causa", si legge nel documento del processo. Hatice Cengiz, la fidanzata di Kashoggi, e l'organizzazione per i diritti umani con sede a Washington, hanno inizialmente intentato una causa contro di lui e altre 28 persone nell'ottobre 2020. L’accusa agli assassini era di aver “rapito, legato, drogato, torturato e ucciso" Kashoggi nel consolato saudita di Istanbul. Il corpo è stato poi smembrato e i resti non sono mai stati ritrovati.
Accusa e processo da cui oggi Bin Salman ha completa esenzione, di conseguenza alla carica di primo ministro che da poco ricopre.