Guerra in Ucraina, accordo sul grano rinnovato di 4 mesi. E Zelensky chiede “più pressione su Putin per raggiungere la pace”
L'Ucraina ha fatto un appello ufficiale per estendere l’accordo ad un anno, per ora rinnovato di 4 mesi. Un altro importante passo per la lotta globale alla crisi alimentare e motivo di sollievo per tutti quei Paesi dipendenti dalla materia prima
L'accordo per l'esportazione del grano dai porti ucraini sarà prolungato per altri 4 mesi. Lo ha annunciato su Twitter il ministro delle infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov. L'accordo sul grano era in scadenza il 19 novembre, ma l'Ucraina ha fatto un appello ufficiale per estenderlo ad un anno e per includere il porto di Mykolaiv. Zelensky chiede anche "Più pressione su Putin per raggiungere la pace".
Russia-Ucraina, accordo sul grano rinnovato di 4 mesi
L'accordo sul grano, in scadenza sabato 19 novembre, è stato prorogato "alle condizioni attuali". "Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, insieme al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, al presidente turco Recep Tayyip Erdogan e al ministro della Difesa turco Hulusi Akar hanno compiuto un altro importante passo per la lotta globale alla crisi alimentare", così ha dichiarato Kubrakov su Twitter. "È importante garantire l'efficace funzionamento del Centro di coordinamento congiunto. Presentiamo le nostre proposte per risolvere i problemi esistenti", ha aggiunto Kubrakov.
"Un altro importante passo per la lotta globale alla crisi alimentare"
L'accordo che consente all'Ucraina di esportare il suo grano attraverso il Mar Nero è stato prorogato di 120 giorni. Grande motivo di sollievo per tutti quei Paesi fortemente dipendenti dalla materia prima e già in sofferenza per le mancate consegne dei periodi scorsi.
L’obiettivo è quello di ritornare alle quantità di esportazioni antecedenti al conflitto, ovvero 5 milioni di tonnellate al mese. Il prezzo del pane, ora alle stelle, dovrebbe così calare gradualmente.
In testa alla classifica dei Paesi che attingono al granaio ucraino, c'è l'Egitto, che ne compra 3,62 milioni di tonnellate l'anno, mentre il secondo posto va all'Indonesia, con 3,22 milioni di tonnellate. Altrettanto dipendenti dalle importazioni del grano sono il Bangladesh, la Turchia, seguiti dallo Yemen e dalle Filippine. Al di là delle quantità assolute del grano ucraino esportato, va tenuto anche conto delle percentuali che questo rappresenta nell'acquisto totale della materia prima proveniente da altri Paesi.