G20 Bali, si conclude oggi il vertice: nel comunicato finale la condanna della guerra in Ucraina
Nella bozza di ieri la parola "Russia" non era apparsa, mentre nel comunicato finale di oggi sì
Si concludono oggi, mercoledì 16 novembre 2022, a Bali i lavori del G20. Al termine dell'ultima sessione del vertice, il presidente indonesiano, Joko Widodo, ha passato il testimone a quello indiano, Narendra Modi. L'anno prossimo infatti, nel 2023, sarà l'India - per la precisione Nuova Delhi - ad ospitare la nuova edizione del G20. I leader dei principali Paesi, tramite un comunicato finale, hanno condannato la guerra in Ucraina e chiesto alla Federazione Russa di ritirare le proprie truppe. Nella bozza di ieri la parola "Russia" non era apparsa, mentre nel comunicato finale di oggi sì.
G20 Bali, si conclude oggi il vertice: nel comunicato finale la condanna della guerra in Ucraina
"Ci siamo riuniti a Bali in un momento di crisi multidimensionale senza precedenti". si legge nel comunicato finale del vertice G20 di quest'anno. "Abbiamo sperimentato la devastazione portata dalla pandemia di Covid-19 e altre sfide, tra cui il cambiamento climatico, che hanno causato una recessione economica, aumentato la povertà, rallentato la ripresa globale e ostacolato il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile", continua.
E ancora: "Quest'anno abbiamo assistito all'ulteriore impatto negativo della guerra in Ucraina sull'economia globale. La questione è stata discussa. Abbiamo ribadito le nostre posizioni nazionali espresse in altre sedi, tra cui il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che, nella Risoluzione n. ES-11/1 del 2 marzo 2022, adottata a maggioranza (141 voti favorevoli, 5 contrari, 35 astensioni, 12 assenti) deplora con la massima fermezza l'aggressione della Federazione Russa contro l'Ucraina e richiede il suo ritiro completo e incondizionato dal territorio dell'Ucraina", si legge al terzo punto della dichiarazione.
"La maggior parte dei membri del G20 condanna fermamente la guerra in Ucraina e sottolinea che essa sta causando immense sofferenze umane ed esacerbando le fragilità esistenti nell'economia globale, limitando la crescita, aumentando l'inflazione, interrompendo le catene di approvvigionamento, aumentando l'insicurezza energetica e alimentare ed elevando i rischi per la stabilità finanziaria. Esistono altri punti di vista e diverse valutazioni della situazione e delle sanzioni. Riconoscendo che il G20 non è la sede per risolvere le questioni di sicurezza, riconosciamo che le questioni di sicurezza possono avere conseguenze significative per l'economia globale", conclude infine la nota.