Gas, la Germania nazionalizza Sefe, ex filiale tedesca di Gazprom per "garantire l'approvvigionamento energetico"
La scelta per garantire la "sicurezza dell'approvvigionamento di gas", spiega il ministero dell'Economia. La Commissione europea ha approvato la misura
La Germania ha sciolto le riserve ed ha deciso di nazionalizzare Sefe (Securing Energy for Europe) ex Gazprom Germania ed ex controllata della russa Gazprom. Il motivo è la possibile sicurezza dell'approvvigionamento energetico di gas e a spiegarlo è lo stesso ministero dell'Economia: "Per scongiurare questo pericolo e mantenere l'attività operativa di Sefe, il cambio di proprietà viene ora effettuato e la società stabilizzata".
Gas, la Germania nazionalizza Sefe, ex Gazprom Germania
Già nelle scorse settimana la Germania aveva intrapreso questa via nazionalizzando Uniper. Berlino non vuole farsi trovare impreparata alla crisi energetica del prossimo inverno. No a misure comuni europee, sì alla nazionalizzazione di gruppi energetici. La Sefe, spiegano, è "una società chiave per la fornitura di energia in Germania". Tra i suoi clienti ci sono le aziende municipalizzate e la sua quota di mercato è di circa il 20%. Tra l'altro può farsi carico numerosi impianti di trasporto e stoccaggio del gas, tra cui il piu' grande serbatoio d'Europa a Rehden.
L'Ue in Commissione ha approvato una misura di aiuto di Stato tedesca da 225,6 milioni di euro a sostegno della Sefe: un aiuto che consentirà allo Stato tedesco di acquisire il 100% della proprietà in sostituzione di Gazprom Export LCC. Il ministero dell'Economia ci tiene a sottolineare come gli ex proprietari saranno risarciti ma anche che "questo processo di compensazione non è ancora stato completato".
Non solo Germania, anche la Polonia corre ai ripari
La Polonia ha annunciato di aver posto sotto tutela la partecipazione del gruppo russo Gazprom nella società EuRoPol Gaz, acquisendo quote del gasdotto Yamal. Anche qui, l'obiettivo è quello di non correre rischi in inverno ma anche di "garantire la sicurezza delle infrastrutture critiche". È stato il ministero polacco dello Sviluppo ad annunciarlo in un comunicato. Gazprom controllava il 48% di questa società, contro il 52% dello Stato polacco.
Di Ivan Vito