Brasile, popolazione di destra in rivolta dopo elezioni: camionisti bloccano le strade in sostegno a Bolsonaro

A 24 ore dalla vittoria di Lula, il rischio che l'estrema destra non accetti la sconfitta e tenti un assalto a Brasilia è alto. Intanto l'amministrazione bolsonarista avvia le pratiche di passaggio

Un giorno dopo la vittoria di Luiz Inacio Lula da Silva, detto Lula, come presidente del Brasile, i primi blocchi stradali da parte dei camionisti, sostenitori dell’uscente Jair Bolsonaro, che non ha ancora ammesso la propria sconfitta. Secondo un suo ministro, Bolsonaro dovrebbe parlare oggi, ma resta il dubbio se l’estrema destra accetterà il risultato elettorale. Su Telegram si parla di "resistenza armata" e si chiama al raduno davanti al quartier generale dell'esercito a Brasilia.

In Brasile si aprono le proteste dei camionisti dopo le elezioni

In poche ore si sono verificati 230 blocchi stradali in una ventina dei 27 Stati del Paese. Tra i protestanti gli estremisti di destra ed i camionisti, che sono uno dei principali bacini elettorali del presidente. In passato avevano già creato seri problemi all'economia brasiliana, bloccando le autostrade e le lobby agricole, che hanno finanziato e sostenuto Bolsonaro in questi anni. I rischio che il presidente sostenga le loro proteste è alto.

I rivoltosi hanno mandato un appello per raggiungere l'area dei palazzi della politica, a Brasilia, dove le forze dell'ordine hanno prontamente predisposto un ampio servizio d'ordine. Un tentativo di rivolta che potrebbe somigliare all'assalto al Campidoglio di Washington del 6 gennaio 2020 da parte dei sostenitori di Trump.

L’avvio delle pratiche di passaggio

L'amministrazione bolsonarista agisce in senso opposto. Nonostante il silenzio del presidente, il ministro della Presidenza del Brasile, Ciro Nogueira, si sarebbe messo in contatto con i rappresentanti della campagna di Lula, per avviare il processo di transizione tra i due governi, in vista del passaggio di consegne a gennaio. Anche il vice di Bolsonaro, il generale Hamilton Mourao, avrebbe già avviato le procedure per un cambio della guardia con il vicepresidente eletto, Geraldo Alckmin.

La legge prevede che il presidente uscente ed il neoeletto nominino delle squadre di lavoro entro 48 ore, per coordinare la transizione e garantire a meglio il trasferimento di dati e informazioni.