Venezuela, nuove piogge torrenziali e frane: 70 i decessi. "Siamo vittime del cambiamento climatico"
Sono oltre 70 le vittime per gli acquazzoni nelle ultime settimane nel paese. A causa di una frana muoiono una madre e due bambini.
Con queste altre 3 vittime, di cui due minori, sono oltre 70 le persone decedute nelle ultime settimane in Venezuela, per le conseguenze delle forti piogge torrenziali che devastano il paese. Piogge torrenziali che non sembrano cessare e frane, stanno generando attimi di solidarietà dal mondo intero.
Intense piogge e frane in Venezuela: morti e danni in numerosi stati del paese
Le piogge torrenziali in Venezuela hanno provocato lo straripamento dei fiumi, l'interruzione delle strade ed il crollo di case in diversi stati del paese. 4 morti nella prima frana dell'8 ottobre a Las Tejerías, nello stato di Aragua, nel nord del Paese. Gli stati più colpiti sono La Guaira, Miranda e Carabobo, ha riferito il ministro dell'Interno Remigio Ceballos, facendo un bilancio sugli effetti causati dalle precipitazioni.
Nello stato di La Guaira, nel settore Zamora a Catia La Mar, si è verificata una frana su una casa, provocando la sfortunata perdita della vita di una bambina, un bambino e la loro madre. Grazie alla rapida azione delle autorità, è stato invece soccorso un ragazzo di 13 anni, che attualmente si trova ricoverato all'ospedale.
Nello stato di Miranda, vicino a Caracas, il fiume El Ingenio è esondato e le autorità stanno lavorando per assistere le persone colpite. Nelle ultime ore è stata riportata anche una frana sull'autostrada Panamericana, i soccorritori sono al lavoro per ripristinare la circolazione.
Stato di emergenza per le "vittime del cambiamento climatico"
Il Venezuela, paese tropicale per eccellenza, conosciuto per i suoi paesaggi naturali mozzafiato e per eventi e personaggi storici di rilievo; diventa spesso teatro di disgrazie nella stagione delle piogge, che va in genere da fine aprile a metà novembre. Durante questa stagione cadono all’incirca 2.000 millimetri di pioggia, spesso provocando gravi danni al territorio e abitanti.
Giusto qualche mese fa, tra il 25 e il 26 aprile, il paese era già stato colpito da piogge devastanti, causando inondazioni e crolli in diverse aree. In quell’occasione la capitale Caracas ebbe la peggio, dove venne registrato il crollo di 10 abitazioni con conseguenti morti e feriti.
Il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, dichiarò lo stato di emergenza, istituendo inoltre un fondo speciale di circa 2 milioni di dollari per le calamità naturali. “Siamo vittime più che mai del cambiamento climatico accumulato nel secolo scorso, causa del capitalismo vorace contemporaneo che inquina i mari e l’atmosfera”.