Litio, la Francia dice "sì" alla miniera più grande d'Europa: il progetto "Emili" va avanti nonostante le proteste degli ambientalisti
Entro il 2027 in Francia aprirà una delle più grandi miniere di litio d’Europa. Un progetto molto ambizioso che renderà il continente energeticamente indipendente e garantirà nuovi posti di lavoro
Una delle più grandi miniere di litio d'Europa e del mondo vedrà la luce in Francia entro e non oltre il 2027. Il progetto è stato denominato "Emili" ed avrà il cantiere nel centro del Paese dove, tra i dipartimenti dell'Allier e del Puy-de-Dome, sorge un giacimento detto "de Beauvoir", che prende il nome della società che lo gestiva in passato. L’annuncio è arrivato lunedì 24 ottobre dal gruppo industriale Imerys, che ha reso pubblico l’ambizioso progetto che era sulle carte da tempo.
Miniera di litio in Francia: il favore del governo e l’opposizione degli ambientalisti
Il governo francese si dichiara totalmente a favore ed a sostegno della causa, nonostante i “no” degli ambientalisti, poiché la miniera sarà proprio a ridosso di una delle più floride foreste del paese: la forêt des Colettes.
Un piano logico e strategico, viste le previsioni future: questo giacimento dovrebbe essere in grado di aiutare l'Europa a diventare indipendente dalle risorse della potenza cinese, così da accelerare la transizione energetica ed alimentare così la produzione di veicoli elettrici. Ogni anno si potrebbero estrarre infatti 34mila tonnellate di idrossido di litio: quantità più che sufficienti per produrre 700mila e più veicoli elettrici nell'arco dei 12 mesi.
Un progetto ambizioso che porta con sé indipendenza e nuovi posti di lavoro
Le concentrazioni e quantità di litio del giacimento francese sono state giudicate molto interessanti dagli esperti del settore. L'investimento previsto ammonta a 1miliardo di euro per lo sfruttamento del giacimento per la durata di almeno 25 anni. Il gruppo industriale Imerys prevede di equipaggiare 700mila veicoli elettrici all'anno, diventando così uno dei maggiori fornitori a livello europeo e mondiale.
Le prime estrazioni sono previste entro il 2027, dopo una prima fase di attente valutazioni e prove. Questo ambizioso progetto, non contribuirà solo all'indipendenza energetica europea nel campo e alla riduzione delle importazioni, bensì garantirà circa 1.000 nuovi posti di lavoro.