Ucraina, elettricità razionata in tutto il Paese. Zelensky: "Raid russi hanno distrutto il 30% delle nostre centrali"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky invita gli ucraini ad un "uso consapevole" dell'energia elettrica dalle 17 alle 23
A partire da oggi, giovedì 20 ottobre 2022, l'Ucraina è costretta ad alcune restrizioni sull'approvvigionamento dell'elettricità. Lo ha annunciato ieri il consigliere della presidenza di Kiev, Kyrylo Timochenko, dopo i numerosi attacchi russi delle ultime settimane. Poi è partito anche un appello a tutti i cittadini ucraini: "Cerchiamo di minimizzare i consumi, siamo a corto di energia". Lo scorso martedì inoltre lo stesso presidente Volodymyr Zelensky aveva affermato che l'esercito di Mosca, in appena una settimana, era "riuscito a distruggere il 30% delle centrali elettriche ucraine". Zelensky aveva poi definito gli attacchi russi come "terroristici".
Ucraina, elettricità razionata in tutto il Paese. Zelensky: "Raid russi hanno distrutto, in una settimana, il 30% delle nostre centrali"
"Gli attacchi russi sferrati in Ucraina hanno interrotto i rifornimenti di corrente e acqua a centinaia di migliaia di ucraini", aveva detto ancora il presidente di Kiev. "Ora - aveva continuato - non c'è più spazio per i negoziati con il regime di Vladimir Putin". Anche Anton Gerashchenko, il ministro dell'Interno di Kiev, ha confermato le parole di Volodymyr Zelensky, affermando che la Russia "continua senza sosta a colpire le infrastrutture energetiche dell'Ucraina".
Questo porta il Paese a dare il via a dei razionamenti. C'è addirittura chi ha parlato di blackout, data la situazione. Così, l'invito di Zelensky e più in generale, del governo ucraino, è ad un "uso consapevole" dell'elettricità dalle ore 17 fino alle 23. Secondo Kiev infatti, "più si riducono i consumi, più stabile sarà il funzionamento dell'intero sistema energetico del Paese".
Nel frattempo a "correre in aiuto" di Kiev è stata la Spagna, la quale ha preparato l'invio in Ucraina di "quattro gruppi elettrogeni da 400 kilowatt di potenza e uno da 150 kilowatt". Lo si legge in un comunicato del Ministero della Difesa, in cui si precisa che questo aiuto viene dopo "i recenti attacchi della Russia a infrastrutture elettriche".