Guerra in Ucraina, Russia bombarda sette centrali elettriche: metà paese al buio
La ritorsione russa dopo l’esplosione del ponte di Kerch ha bersagliato infrastrutture civili ucraine, lasciando interi oblast al buio
Man mano che la vittoria militare si fa più lontana e difficile, tanto più le forze russe abbandonano l'imbarazzo nel bersagliate infrastrutture civili. Centrali elettriche e dighe diventano bersaglio sistematico dei missili di Mosca: il video dell'esplosione apocalittica di una centrale elettrica a Kharkiv aveva già fatto il giro del web. Ma in seguito ai pesantissimi bombardamenti seguiti all'attentato ucraino sul ponte di Kerch, la campagna si è fatta ben più sistematica, causando interruzioni di servizio in tutta Ucraina.
Ucraina al buio: la vendetta di Putin per l'attacco al ponte in Crimea
L'attentato al ponte di Kerch, inizialmente rivendicato dalle forze ucraine che hanno poi in seguito negato qualsiasi responsabilità, ha scatenato la furia di Vladimir Putin, che quel ponte lo aveva costruito in seguito all'annessione della Crimea. Un attentato a uno dei simboli del suo potere, proprio il giorno del suo compleanno, ha causato una reazione senza precedenti.
Si riportano, in tutta Ucraina, interruzioni dei servizi: la regione di Lyiv è stata lasciata senza elettricità e acqua calda, ma poche città non hanno subito disturbi e altre problematiche di varia natura.
Il feroce bombardamento missilistico è stato particolarmente apprezzato dai "falchi" pro-guerra Russi, come ad esempio il signore della guerra ceceno Ramazan Kadyrov. Questo ultimo, critico verso l'eccessiva "morbidezza" adottata verso gli ucraini, si è dichiarato finalmente "pienamente soddisfatto" della condotta bellica.
Gli attacchi di Mosca hanno colpito essenzialmente strutture civili, e non avranno dunque un impatto particolarmente rilevante sulla guerra in sé. L'impiego di missili anti-aerei e anti-nave suggerisce anche che gli stock di missili di Mosca siano ormai stati in gran parte svuotati.