Gas, accordo Eni-Gazprom: riprendono flussi dal gasdotto TAG di Tarvisio verso l'Italia

Gazprom ha detto che con gli acquirenti italiani - cioè Eni - è stata trovata una soluzione al problema regolatorio con l'Austria: le forniture di gas erano bloccate da sabato scorso

Riprende il flusso di gas russo verso Italia, dopo lo stop alle forniture cominciato sabato 1 ottobre 2022. Il gasdotto in questione è il Trans Austria Gas Pipeline (Tag), il quale passa dalla stazione di Tarvisio, comune italiano in Friuli-Venezia Giulia. L'import di gas naturale attraverso il TAG si aggira attorno ai 27-33 miliardi di metri cubi ogni anno. Tale quantità copre all'incirca il 40% di tutto l'import italiano.

Gas, accordo Eni-Gazprom: riprendono flussi dal gasdotto TAG di Tarvisio verso l'Italia

Ad annunciarlo è il colosso Gazprom, il quale fa sapere che le forniture che passano attraverso l’Austria, prima di arrivare nel nostro Paese, sono ripartite. Il gruppo energetico russo ha detto che con gli acquirenti italiani - cioè Eni - è stata trovata una soluzione al problema regolatorio con l'Austria.

Anche Eni ha informato oggi "che oggi sono ripresi i flussi di gas approvvigionati da Gazprom. La ripresa delle forniture è stata resa possibile dalla risoluzione da parte di Eni e delle parti coinvolte dei vincoli che derivano dalla nuova normativa introdotta dalle autorità di regolamentazione austriache". Lo si legge sulla sulla piattaforma delle informazioni del Gestore Mercati Energetici (Gme). E ancora: "Gli ostacoli al dispacciamento del gas in Austria sono stati risolti ed Eni ha ricevuto parziale conferma alle proprie nomine per il gas day 05/10 da Gazprom Export".

Ma qual era il problema che aveva bloccato i flussi di gas russo in Italia? Sabato scorso Eni aveva fatto sapere: "Gazprom ci ha detto di non poter confermare la consegna dei volumi richiesti per oggi (sabato, ndr) adducendo l'impossibilità di trasportare il gas attraverso l'Austria". "Di conseguenza, i flussi di gas russo destinati all'Eni attraverso l'entry point di Tarvisio saranno nulli", aveva aggiunto. 

Semplificando, dal primo ottobre scorso, in Austria era entrata in vigore una nuova normativa che prevedeva che il gas doveva essere consegnato dagli operatori internazionali al confine con il Paese e non trasportato all’interno come avveniva in precedenza. Tra gli adempimenti della nuova regolamentazione vi sarebbe stato un deposito cauzionale da versare all’operatore austriaco. A quanto risulta, Gazprom non avrebbe però adempiuto e la fornitura di gas sarebbe stata bloccata.