Disastro aereo in cui morì l'ex presidente della Polonia fu un attentato realizzato con esplosivi
L'attuale presidnete della polonia, fratello gemello dell'ex presidente polacco morto nel disastro aereo, accusa la Russia di un attentato ai danni di Lech Kaczynski e di altre 85 persone della delegazione nel 2010
Ordigni esplosivi a bordo causarono il disastro aereo di Smolensk del 2010 nel quale perì l'allora presidente della Polonia, Lech Kaczynski. Lo ha affermato una speciale commissione investigativa polacca che ha effettuato nuove indagini sull'incidente nella Russia occidentale che causò la morte di altre 95 persone, oltre al fratello gemello dell'attuale leader del partito al governo, Jaroslaw Kaczynski. Il disastro aereo in cui morì il presidente polacco Lech Kaczynski nel 2010 fu causato da ordigni esplosivi a bordo.
Disastro aereo in cui morì l'ex presidente polacco: la delegazione era in viaggio verso Smolensk
La delegazione in cui fu assassinato il premier polacco era in viaggio verso Smolensk per una cerimonia in memoria del massacro di migliaia di polacchi per mano della polizia segreta sovietica a Katyn, nel 1940.
Inizialmente si è a lungo dibattuto sulla causa della morte, ma l'incidente du considerato un disastro aereo per avaria altri invece addebitarono la caduta alle condizioni metereologiche, ma oggi si conosce la verità a distanza di quasi 13 anni: "La vera causa della catastrofe di Smolensk sono state due esplosioni nella fase finale del volo", ha affermato la commissione governativa in un rapporto sul suo sito internet, suggerendo che a bordo fossero stati installati ordigni esplosivi.
L'attuale partito al governo ha sempre sostenuto la causa dolosa di attentato
Libertà e Giustizia, l'attuale partito al governo, ha per anni sostenuto che il disastro non è stato accidentale, smentendo le indagini iniziali che avevano incolpato il maltempo e gli errori dei piloti polacchi e dei controllori del traffico aereo russi. Quella prima indagine ufficiale fu condotta sotto il precedente governo liberale di Donald Tusk, acerrimo rivale di Jaroslaw Kaczynski.
Chi ha commesso l'attentato? Secondo il governo polacco, guidato dal fratello gemello dell'ex presidente assassinato è stata la Russia che però si rifiuta di consegnare il relitto dell'aereo fino alla conclusione delle proprie indagini ed ha categoricamente respinto ogni attribuzione di responsabilità. Il nuovo rapporto di Varsavia afferma le tracce di esplosivo sono state trovate sui frammenti dell'aereo e che i due ordigni sono stati introdotti nel velivolo mentre era in riparazione in Russia, precisamente a Samara in uno stabilimento del produttore Aviakor "che all'epoca apparteneva all'oligarca russo Oleg Deripaska, amico dell'allora primo ministro russo Vladimir Putin".
Tuttavia le accuse dell'attuale governo polacco contro la Russia parlano di "possibilità" e le motivazioni risiederebbero nella politica anti-russa condotta dall'ex presidente.
Jaroslaw Kaczynski domenica scorsa ha definito l'accaduto "un attacco" e ha chiesto che "coloro che hanno preso la decisione e coloro che l'hanno eseguita, qui in Polonia, ma soprattutto in Russia" siano identificati e puniti.